Antonio Santoro, socio fondatore del Centro Studi Super Sud, illustra “Resto al Sud”, la nuova misura varata dal governo per incentivare i giovani meridionali all’avvio di attività imprenditoriali
Diversi studi e rapporti evidenziano come il Mezzogiorno sconti una situazione di partenza oggi molto compromessa nel confronto sia con le altre macro-aree del Paese sia con gli altri territori Europei. Il trend negativo si è accentuato a seguito della crisi economica iniziata nel 2008, acuendo il divario del Sud in termini di capacità di generare nuova ricchezza rispetto al Centro-Nord.
Alla luce di queste premesse, per invertire la scarsa attitudine all’impresa e il basso livello degli investimenti nel Mezzogiorno, il Governo ha varato “Resto al Sud”, una nuova misura che verrà erogata e gestita da Invitalia, proprio per incentivare i giovani meridionali all’avvio di attività imprenditoriali.
Il provvedimento, varato con decreto legge n.91 del 20 giugno 2017, è rivolto agli imprenditori under 35 residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con una dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e coesione (programmazione 2014-2020).
L’incentivo prevede un finanziamento fino ad un massimo di 40 mila euro per ciascun richiedente, con una quota a fondo perduto del 35 per cento e il restante 65 attraverso un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni. Il tetto massimo ammissibile è di 200 mila euro per ogni singolo progetto, dunque presentato da almeno 5 soci under 35.
Invitalia valuterà le proposte pervenute entro 60 giorni dalla richiesta.
Saranno finanziate le attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi. Saranno escluse dal finanziamento le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.
Si resta in attesa delle norme attuative delle nuove agevolazioni “Resto al Sud” e delle indicazioni circa le modalità di presentazione sulle piattaforma Invitalia.
Articolo a cura di Antonio Santoro