La Regione Campania, al fine di salvaguardare e tutelare il proprio patrimonio genetico autoctono di interesse agrario, soprattutto quello a rischio di estinzione, ha adottato un modello organizzativo in cui rientra anche l’Elenco regionale dei Coltivatori Custodi.
Il Coltivatore custode è il coltivatore/allevatore che provvede alla conservazione in situ, nell’ambito dell’azienda agricola, delle varietà locali di interesse agrario a rischio di estinzione iscritte nel Repertorio regionale. Egli deve provvedere a alla messa in sicurezza delle Risorse Genetiche di cui è custode, proteggendole e salvaguardandole da qualsiasi forma di contaminazione, alterazione o distruzione; alla diffusione della loro conoscenza e della loro coltivazione/allevamento; alla loro riproduzione/moltiplicazione. L’attività di rinnovo deve avvenire, prioritariamente, nell’area geografica di origine/reperimento del materiale di riproduzione/moltiplicazione, laddove ciò non sia possibile, in via subordinata deve essere effettuata per le erbacee, nelle aree di diffusione (ambito locale) della specifica RGV, per le arboree da frutto come albicocco, ciliegio, melo, pesco e susino, nei territori dove la specie è diffusa.
Per le risorse genetiche animali (RGA), l’allevatore custode provvede alla conservazione in situ, attraverso la riproduzione delle RGA detenute, secondo le modalità previste dai relativi disciplinari per la tenuta dei libri genealogici o dei registri anagrafici, laddove presenti, o comunque secondo quanto previsto dalla legge 15 gennaio 1991, n. 30 e s.m. e i. L’elenco delle razze autoctone campane è riportato in una apposita scheda suddiviso per tipologia.
Requisiti per l’iscrizione
Possono richiedere l’iscrizione all’Elenco i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
a) conduzione, in forma singola o associata, di un terreno agricolo in base ad un legittimo titolo di possesso (proprietà, usufrutto, affitto, comodato d’uso) registrato nei modi di legge, operanti ed ubicate nel territorio della regione Campania. Per l’iscrizione alla Sezione zootecnica è anche obbligatoria la detenzione di capi appartenenti alle razze autoctone a limitata diffusione, iscritti ai relativi libri genealogici o registri anagrafici o al repertorio regionale, nonché la disponibilità di idonee strutture di allevamento;
b) specifica esperienza o capacità professionale in uno o più dei seguenti ambiti:
- autoriproduzione di semente di specie erbacee;
- coltivazione di specie legnose da frutto;
- coltivazione di specie ornamentali e da fiore;
- mantenimento e cura di specie di interesse forestale;
- allevamento di razze autoctone di interesse zootecnico a rischio di estinzione.
Il requisito della specifica esperienza e/o della capacità professionale è accertato quando il soggetto richiedente soddisfa almeno una delle seguenti condizioni:
- possieda uno dei seguenti titoli di studio ad indirizzo agrario:
- laurea magistrale in Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie forestali e ambientali, Scienze zootecniche e tecnologie animali, Medicina veterinaria (per la sola conservazione delle risorse genetiche animali), come disciplinate dal decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, ovvero di titolo equivalente secondo i previgenti ordinamenti didattici;
- laurea triennale in Scienze e tecnologie agrarie e forestali, Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali, come disciplinate dal decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270;
- diploma di perito agrario, diploma di agrotecnico, o equipollenti;
- possieda la qualifica di imprenditore agricolo professionale ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99 (Disposizioni in materia di soggetti e attività, integrità aziendale e semplificazione amministrativa in agricoltura, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettere d), e), f), g), l), della legge 7 marzo 2003, n. 38);
- risulti essere imprenditore agricolo così come individuato dall’art. 2135 del codice civile come modificato dall’art.1 del Dlgs 18.05.2001, n. 228.
Nel caso in cui il richiedente non possegga alcun requisito tra quelli indicati la specifica esperienza maturata, con riferimento agli ambiti sopra riportati, dovrà essere certificata da idonea documentazione da cui risulti di aver svolto, per almeno 5 anni, la specifica attività.
I soggetti in possesso dei requisiti, per ottenere l’iscrizione all’Elenco devono presentare una formale richiesta, redatta in forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto notorio, indirizzata alla Unità Operativa Dirigenziale “Tutela della qualità, tracciabilità dei prodotti agricoli e zootecnici, servizi di sviluppo agricolo”, competente in materia di tutela e valorizzazione della biodiversità, utilizzando apposita modulistica. Inoltre il richiedente deve essere in possesso di fascicolo aziendale.
Per la Sezione vegetale, il richiedente indica anche le RGV, tra quelle iscritte al Repertorio, per le quali si propone come coltivatore custode. Per la Sezione Zootecnica, invece, il richiedente deve indicare le RGA già in suo possesso per le quali si propone allevatore custode, compilando l’apposito modello.
– Indice biodiversità
sito genidellacampania: www.genidellacampania.it
Ulteriori informazioni sono presenti nella sezione dedicata all’indirizzo: http://www.agricoltura.regione.campania.it/biodiversita/biodiversita.html oppure possono essere richieste via mail all’indirizzo: biodiversita@regione.campania.it
Dall’elenco sarà possibile individuare i soggetti a cui affidare l’incarico di conservazione in situ e di rinnovo dei materiali di moltiplicazione e di riproduzione delle varietà locali a rischio di estinzione tra quelle iscritte al Repertorio Regionale.
L’azione di conservazione delle Risorse Genetiche Vegetali sarà finanziata nell’ambito del PSR CAMPANIA 2014-2020 con le modalità previste nel bando di attuazione della Misura 10.2.1, attualmente in itinere.
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