Le proiezioni della VII Indagine ADI su Dottorato e Post-Doc mostrano che più del 90% dei ricercatori nella fase iniziale della loro carriera abbandonerà l’Università dopo un percorso fatto di contratti precari che può durare fino a 12 anni. Se il problema non può essere affrontato senza un rifinanziamento strutturale dell’Università, rimane sul tavolo una domanda di fondo: in che modo i settori pubblico e privato del nostro Paese sono in grado di mettere a frutto le competenze accumulate dai dottori di ricerca?
Dai dati ISTAT 2014 sugli sbocchi professionali dei dottori di ricerca emerge un quadro poco confortante: malgrado l’alto tasso di occupazione (91.5%), la grande maggioranza dei dottori di ricerca è occupata con contratti precari e più della metà è insoddisfatta dello sbocco professionale offerto dal dottorato. Inoltre, secondo il report 2017 di AlmaLaurea, il settore privato assorbe meno del 40% dei dottori di ricerca e, al suo interno, l’industria ne impiega solo un quarto. Malgrado nel breve periodo il salario dei dottori di ricerca sia superiore rispetto a quello dei laureati, uno studio mostra come il premio salariale si riduca nel lungo periodo.
La scarsa valorizzazione dei dottori di ricerca nel sistema produttivo e imprenditoriale è un vulnus per l’intero sistema Paese, che non è in grado di mettere a sistema risorse strategiche per l’innovazione e lo sviluppo del tessuto socio-economico nazionale.
Le misure messe in campo per affrontare il problema si sono concentrate sul lato dell’offerta di lavoro, nell’assunto che le imprese non assumano i dottori di ricerca per via dei costi fiscali elevati; a nostro avviso, invece, il principale problema è esattamente l’opposto: la mancanza di domanda di dottori di ricerca da parte del settore imprenditoriale italiano. Numerose ricerche, infatti, hanno dimostrato che i livelli degli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione del settore produttivo, e in particolare da parte delle PMI, sono molto bassi.
Appare dunque evidente che il rapporto virtuoso tra dottorato e imprese non può essere innescato unicamente da sgravi fiscali per le imprese: per essere efficaci queste misure devono essere inquadrate all’interno di politiche più ambiziose sul versante della domanda di innovazione da parte delle imprese.
Per questo ADI e Find Your Doctor propongono una serie di misure atte a ripensare alla figura del dottore di ricerca in chiave sistemica, e favorire una reale valorizzazione del suo ruolo. Le nostre proposte di articolano in sei punti: