a) dimostrino un’approfondita conoscenza del contesto, con riferimento sia ai servizi già presenti e attivati che ai problemi e ai bisogni del territorio;
b) prevedano percorsi individualizzati di qualità e occasioni di integrazione di minori e giovani adulti, favorendo un concreto reinserimento nella vita comunitaria e occasioni di scambio con altri pari;
c) prevedano interventi fra loro integrati, supportati da una strategia chiara e pertinente al target e ai bisogni individuati, e dimostrino coerenza complessiva tra obiettivi, risultati, risorse e tempi;
d) siano presentate da un soggetto responsabile con consolidata esperienza nelle attività inerenti il target e radicato nel territorio di intervento;
e) prevedano una partnership eterogenea, integrata e competente;
f) coinvolgano attivamente i servizi sociali, gli organismi della giustizia minorile e altri attori rilevanti (forze dell’ordine, magistratura, scuole/enti di formazione, ecc.) nell’individuazione dei beneficiari e nella realizzazione delle attività progettuali;
g) propongano modalità di intervento efficaci e innovative in grado di produrre un rilevante impatto sociale, in particolare in termini di attivazione, rafforzamento e/o sviluppo dell’azione dell’insieme di soggetti che, a vario titolo, si occupano di minori e giovani adulti (‘comunità educante’);
h) assicurino un efficiente utilizzo delle risorse nel raggiungimento dei risultati;
i) dimostrino la sostenibilità e la continuità nel tempo dell’intervento proposto, prevedendo eventualmente l’apporto di ulteriori risorse oltre quelle richieste;
j) identifichino idonei strumenti e modalità per il monitoraggio del progetto;
k) prevedano modalità di comunicazione efficaci e sostenibili per la divulgazione delle iniziative proposte.
Nel limite delle risorse disponibili e in funzione della qualità delle proposte, saranno sostenuti unicamente progetti che raggiungano il punteggio minimo di 60/100.
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