La Regione Campania interviene – nell’ambito del Piano Socio Economico di recente presentazione – anche con iniziative in favore delle imprese agricole – in particolare della filiera bufalina – e della pesca e acquacoltura colpite dall’emergenza coronavirus.
Ecco le prime misure, nell’ambito dell’azione 5 del Piano Regionale
BONUS IMPRESE AGRICOLE E DELLA PESCA in particolare del florovivaismo, dell’ortofrutta, della zootecnia (bufalini, bovini, ovi-caprino), della pesca e dell’acquacoltura.
I requisiti che devono possedere le imprese sono:
per le imprese agricole essere coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, iscritti all’INPS;
per il settore pesca essere pescatori autonomi o imprese iscritte nel registro delle imprese tenuto dalle Capitanerie di porto, iscritti all’INPS;
per il settore acquacoltura essere imprese agricole iscritte all’INPS.
Ciascuna azienda, come sopra individuata, interessata dalla crisi determinata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, riceve un contributo una tantum commisurato nel seguente modo:
1.500 euro per le aziende che hanno fino a 5 dipendenti;
2.000 euro per le aziende che hanno più di 5 dipendenti.
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