Fino al prossimo 13 aprile saranno in vigore le misure del Dpcm 22 marzo che per contenere la diffusione del Covid-19 ha di fatto sospeso le attività selvicolturali, non essendo contemplate nell’elenco di quelle produttive ritenute essenziali. L’Ufficio foreste e tutela del territorio del dipartimento agricoltura della Regione Basilicata nel frattempo si è attivato, con l’approvazione di uno specifico provvedimento, per consentire lo slittamento della data fissata per il 31 marzo al 15 di aprile per le operazioni di sgombero e ripulitura delle tagliate per i boschi cedui su tutto il territorio regionale, la cui efficacia è comunque condizionata alle specifiche disposizioni impartite dal Dpcm 22 marzo. «Per scongiurare l’ulteriore fermo delle attività imposte alle imprese forestali – ha detto l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli – mi sono attivato presso i competenti dicasteri per sollecitare un’immediata modifica al vigente Dpcm al fine di far rientrare le attività di selvicoltura e quelle forestali tra quelle essenziali, in quanto le attività connesse alla filiera della forestazione rappresentano un segmento importante dell’economia agricola della nostra regione».