Pasqua blindata, senza l’alibi di uscire per poter fare la spesa. I governatori regionali hanno infatti imposto la chiusura obbligatoria per tutti i supermercati, sia domenica sia lunedì, con il risultato che se una volta le code erano quelle in autostrada, adesso le file si allungano su strade e marciapiedi davanti ai negozi di alimentari. Un assalto in piena regola con tempi di attesa da 20 minuti fino a un’ora per acquistare abbacchio, colombe, pasta, salumi, vino e prodotti tipici o ingredienti base come uova, farina, carne, pesce per le ricette della tradizione.Con gli esercizi chiusi per Pasqua e Pasquetta nessuno spostamento sarà dunque consentito: saranno aperte solo le farmacie e domenica mattina le edicole. Quindi, a meno che non si tratti di questioni di assoluta necessità, sono vietati qualsiasi picnic nei parchi, grigliate da amici o viaggi verso le seconde case. Le strade devono rimanere vuote, è l’imperativo del Viminale che, alla luce dell’aumento degli spostamenti registrati in tutta Italia nei giorni scorsi, ha approntato una stretta nei controlli su tutti gli assi viari. Una direttiva ai prefetti, firmata dal capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, affinchè rafforzino i posti di blocco. In particolare, il Viminale ha sollecitato la promozione di “ogni utile iniziativa per assicurare l’osservanza delle previste limitazioni riguardanti gli spostamenti all’interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi presso abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze”. La stessa ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, invita gli italiani a non recarsi nelle “seconde case”. “Se proteggiamo la nostra salute avremo tutti l’opportunità di tornare nelle nostre seconde case, di tornare a fare vacanze e andare al mare, se invece ci ammaliamo o facciamo ammalare qualcuno tutto questo non sarà possibile”, ha spiegato. A Milano, la questura ha dispiegato 500 uomini a controllo, soprattutto, di parchi e aree verdi. A Roma, sono previsti posti di blocco su consolari, Grande raccordo anulare e nelle varie zone della città. Sono circa duemila al giorno, secondo quanto si è appreso, gli uomini delle forze dell’ordine che verranno messi in campo. Rafforzate le vigilanze anche nelle zone dei laghi e sul litorale. Sempre nella capitale, dove fino ad oggi gli alimentari avevano osservato l’apertura domenicale almeno per mezza giornata, sarà tutto chiuso. Alcune regioni, come la Campania e la Sicilia, hanno esteso l’obbligo della chiusura anche alle consegne a domicilio da parte di pasticcerie e ristoranti: consentite invece in Piemonte. Con la stretta sugli alimentari, il 34% degli italiani ha trascorso fino a mezz’ora in coda prima di riuscire a esplorare gli scaffali dei supermercati, mentre per una fetta del 12% l’attesa ha superato i 30 minuti fino a oltre un’ora. Una volta raggiunto l’interno del punto vendita, il 77% dei consumatori – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – ha trovato tutti o la gran parte dei prodotti che cercava, mentre solo 1 italiano su 5 si è dovuto accontentare di una spesa parziale rispetto alle intenzioni di partenza.