“Stanno partendo i concorsi per 1.600 ricercatori, da portare nelle universita’ entro la fine dell’ anno. Provvederemo entro maggio all’attribuzione dei posti nelle singole Regioni e poi verranno avviate le assunzioni. Questi primi 1.600 fanno parte di un programma che prevede di portare all’assunzione di 10mila ricercatori in 5 anni. Entro il 2025 saranno nei nostri atenei”. Cosi’ il ministro dell’Universita’ e Ricerca Gaetano Manfredi in un’intervista al Messaggero in cui fa presente che “queste 10mila assunzioni richiederanno, a regime, circa 600milioni di euro all’anno”. “Mai come in questa emergenza – continua Manfredi – si e’ capito che la ricerca rappresenta una strada fondamentale affinche’ tutti i cittadini abbiano una migliore qualita’ della vita e citta’ piu’ sicure. Saro’ pratico: oggi la risposta definitiva a questa emergenza del nuovo coronavirus potra’ venire solo dalla ricerca che dara’ il farmaco adatto per le cure, il vaccino e le tecnologie migliori per gestire il distanziamento sociale in maniera sicura. La ricerca, a 360 gradi, e’ la chiave di volta”. Il ministro parla anche dell’accompagnamento all’innovazione per il mondo industriale: “Dopo la crisi, avra’ bisogno di contenuto tecnologico sempre piu’ elevato. Se vogliamo che l’Italia sia competitiva dobbiamo fare in modo che la ricerca possa sostenere anche il lavoro delle imprese, per creare prodotti altamente competitivi sui mercati”. “La prossima settimana – osserva Manfredi – partiranno diverse iniziative dalla ricerca italiana sulle tematiche legate al coronavirus a 360 gradi: vale a dire su aspetti tecnologici, sociali ed economici anche delle scienze umane e sociali. Non basta solo la tecnologia, serve anche la filosofia dell’approccio”.