“Ci sono intere filiere, oltre a quella del turismo penso anche a quelle dell’edilizia, dell’abbigliamento e dell’automotive, che in questi due mesi hanno azzerato i propri fatturati. Solo pochi giorni fa abbiamo lanciato l’allarme nella ristorazione che rischia di veder chiudere definitivamente 50mila imprese e di perdere 300mila posti di lavoro”. Lo dice intervistato da Il Mattino, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio a proposito delle tante filiere in sofferenza. E ribadisce: ”I nostri imprenditori hanno bisogno oggi e non domani di liquidità per salvare imprese occupazione”. ”Tutte le aree del Paese – dice – avranno una ripartenza molto difficile e complessa, una prospettiva che per il Mezzogiorno potrebbe essere ancora più problematica a causa dei suoi ritardi strutturali”. ”Per la Campania in particolare – afferma Sangalli – il nostro Ufficio studi stima per il 2020 un calo dei consumi di oltre il 5%, valutazione sempre molto prudenziale che potrebbe essere anche più consistente. Per questo, anche in Campania, non ci potrà essere nessuna ‘Fase 2’ senza un vero sostegno finanziario alle imprese danneggiate dal lockdown”.