Il modo in cui gli Stati emergeranno da questa crisi dipendera’ dalla gravita’ della pandemia e dalla severita’ delle loro misure di contenimento. Ma dipendera’ anche dalla loro apertura e dall’esposizione delle loro economie ai settori che sono stati maggiormente colpiti’. Lo ha detto il commissario Ue Paolo Gentiloni precisando che’ ‘entro la fine del 2021, solo Germania, Austria, Croazia, Slovacchia e Polonia dovrebbero recuperare il livello di attivita’ economica registrato nell’ultimo trimestre del 2019 mentre il livello di produzione in Italia, Spagna e Olanda rimarra’ di oltre il 2% al di sotto del livello di fine 2019′. La pandemia ha colpito l’economia spagnola tanto quanto l’economia italiana. Si prevede che quest’anno il pil reale si ridurra’ di quasi il 9,5%, con una forte contrazione degli investimenti. Nonostante la crescita annuale prevista al 7% l’anno prossimo, la ripresa della Spagna e’ destinata a essere incompleta, ha indicato Gentiloni. In Francia, quest’anno l’economia dovrebbe ridursi di circa l’8%. Si prevede che l’economia iniziera’ a riprendersi gradualmente nella seconda meta’ del 2020. Come per la maggior parte degli Stati membri, la Francia dovrebbe beneficiare di misure fiscali volte a garantire la liquidita’ delle imprese e proteggere l’occupazione. E la Germania ‘dovrebbe subire una contrazione meno ripida rispetto alla maggior parte degli Stati membri e riprendersi piu’ rapidamente ai livelli di produzione pre-pandemici’. Tuttavia, la Germania subira’ la sua piu’ profonda recessione dopo la guerra, al -6,5% nel 2020. La mancanza di domanda e le interruzioni nelle catene del valore dovrebbero ostacolare gravemente le esportazioni.