Insieme a tutto il settore produttivo e ricettivo regionale, la rete delle terme storiche calabresi, superata ormai la fase piu’ grave dell’emergenza Codiv-19, e’ pronta a ripartire in sicurezza per contribuire da co-protagonista a giocare per vincere la sfida nazionale del turismo domestico e di prossimita’. Partendo da queste premesse il sistema termale calabrese, in una lettera aperta alla governatrice Jole Santelli, chiede la convocazione di un tavolo urgente. “Siamo convinti – afferma Mimmo Lione, amministratore unico delle Terme Sibarite di Cassano Ionio anche a nome dei colleghi Sonia Ferrari per le Terme Luigiane di Guardia Piemontese, di Maria Dolores Pio per le Terme di Spezzano Albanese, di Emilio Cataldi per le Caronte di Lamezia Terme, del Sindaco Carmelo Panetta per le Terme di Galatro e di Alberto Romano presidente del Cda delle Terme Antonimina di Locri – che soprattutto le regioni meridionali e la Calabria in particolare abbiano tutte le carte in regola per trasformare in opportunita’ storiche e straordinarie gli effetti purtroppo negativi sul turismo internazionale derivanti dalle misure necessarie a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Non soltanto si puo’ governare la crisi del settore con una attenzione nuova e diversa dal passato sul cosiddetto turismo di prossimita’, su quello lento e sostenibile, dell’entroterra e dei centri storici, dei parchi archeologici, della rete museale e dei parchi naturali ma la Calabria ha probabilmente delle leve distintive in piu’ per far diventare competitivo e piu’ forte di prima lo stesso mercato interno e, in vista della fase 3, anche quello delle regioni limitrofe (per restare almeno nell’unita’ di misura dei 3-400 km stimata per il viaggio/vacanza in epoca Covid). In questa prospettiva riteniamo dunque impellente un rilancio dell’offerta termale calabrese, sia in termini di ricettivita’ turistica di cui gli stabilimenti restano attrattori formidabili sia anche e soprattutto di presidio sanitario territoriale; cosi’ come del resto sta gia’ avvenendo nelle principali realta’ termali nazionali dove, da Bolzano a Montecatini, da Varese ad Abano Terme, non soltanto sono gia’ partiti i lavori di manutenzione ma, in un unico progetto di promozione e ripresa, condiviso dal pubblico e dal privato, si sta insistendo molto sulla rilevanza turistica, medica e culturale del sistema termale e sulle sue potenzialita’ in termini di valore aggiunto per la salute della popolazione, di valorizzazione del territorio e di crescita economica”. “E’ con questa consapevolezza – afferma Lione – che chiediamo un incontro istituzionale con tutti i rappresentanti del settore termale regionale per confrontarci sulle misure di sostegno economico anche a fondo perduto, sui progetti di promozione e comunicazione unitaria del comparto nei territori e sulla condivisione, anche attraverso il coinvolgimento di Federterme, di protocolli di sicurezza finalizzati a garantire gli operatori ed i fruitori dei servizi. Con l’obiettivo di far ritornare o far riscoprire la grande risorsa termale ai nostri corregionali, siamo certi di poter incontrare, anche su questa esigenza, la sensibilita’ e la disponibilita’ della presidente Jole Santelli della quale abbiamo condiviso l’approccio ottimista e di fiducia nella ripartenza in sicurezza promosso nei giorni scorsi, rispetto alla riapertura di diverse categorie commerciali”.