Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, in una intervista a La Stampa, fa il punto sul bonus per gli autonomi? “Ad oggi abbiamo pagato 3,7 milioni di assegni, quasi tutti fra il 15 e 20 aprile. Altre 900 mila domande erano da parte di persone che non avevano i requisiti o con qualche errore: circa la metà dovrebbero essere accolte. Ne approfitto per invitare alla precisione: nei moduli abbiamo trovato spesso l’indicazione della gestione previdenziale sbagliata”. Quindi spiega che “la seconda tranche sarà erogata senza ulteriori richieste. Per la terza occorrerà invece un’autodichiarazione per attestare la riduzione di un terzo del reddito durante l’emergenza oppure la chiusura dell’attività”. E’ favorevole all’introduzione di un tetto di reddito? “E’ una decisione che spetta alla politica, ma segnalo che più del novanta per cento dei lavoratori autonomi dichiara meno di 35mila euro di reddito l’anno. Non vorrei che introducendo un tetto si penalizzi chi paga le tasse fino all’ultimo euro”. E si dice d’accordo sulla introduzione di un “reddito di emergenza” proposto dal Movimento Cinque Stelle: “Quell’aiuto durerà due, massimo tre mesi, ed è destinato a coprire fasce di lavoratori esclusi dal reddito di cittadinanza: precariato diffuso, lavoratori stagionali e intermittenti, studenti lavoratori e moltissimi stranieri. Talvolta si tratta di persone con requisiti poco al di sopra dei parametri del reddito: ad esempio se possiedono un’auto. Mi chiedo e le chiedo: vogliamo negare a tutti questi un sostegno temporaneo in un momento dicosì grande difficoltà?”.