La Fase 2 si e’ avviata con Regioni che hanno gia’ lanciato la corsa, e altre piu’ indietro, per quello che riguarda l’organizzazione dei controlli, dai tamponi ai test, per l’organizzazione della Usca, cosi’ come per i piani regionali. E’ boom di app di telemedicina, ne vengono lanciate infatti ben 10 a settimana. Sono 6 le Regioni infatti ad aver avviato test sierologici nell’ambito di programmi che vedono diverse strategie di campionatura e diverse tecnologie. Al momento le Usca coprono il 31% della popolazione nazionale e l’analisi delle delibere regionali mostra che al momento solo Toscana ed Emilia Romagna hanno deliberato un documento di programmazione sanitaria a supporto della gestione nella fase 2. Il quadro arriva da un aggiornamento dell’Instant Report Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Servizi Sanitari dell’Universita’ Cattolica) sul Covid-19, che ha dedicato questa volta l’analisi proprio alla fase 2. A macchia di leopardo in Italia il ricorso ai tamponi per scovare i positivi a Covid-19 nelle varie Regioni italiane con migliori risultati al Nord. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus a livello nazionale il 2,59% della popolazione ha eseguito il tampone, evidenzia l’iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Universita’ Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 in 20 Regioni italiane. Il gruppo di lavoro e’ coordinato da Americo Cicchetti, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale presso la Facolta’ di Economia dell’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore. – Test sierologici per verificare chi ha sviluppato l’infezione. Al momento le Regioni si sono mosse in ordine sparso. Sono 6 le Regioni ad aver avviato test sierologici. La prima Regione in ordine di tempo ad avviare l’attivita’ di test e’ stata il Veneto (31/3), l’ultima il Lazio che lo attivera’ l’11 maggio. – Tamponi A macchia di leopardo in Italia il ricorso ai tamponi per scovare i positivi a Covid-19 nelle varie Regioni italiana. Il tasso settimanale piu’ basso si registra in Puglia (e’ di 2,64 tamponi per 1000 abitanti nell’ultima settimana); il tasso piu’ alto si registra nella Provincia Autonoma di Trento (14,14 per 1000 abitanti) subito dopo il Veneto con 12,78 per 1000 abitanti. Il Lazio si ferma a 4,87%, sotto la media nazionale (6,62 per 1000). Osservando il dato dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus a livello nazionale il 2,59% della popolazione ha eseguito il tampone. Il valore massimo in Veneto con il 4,64%, il minimo in Campania (0,84%). – Unita’ Speciali di Continuita’ Assistenziale (Usca) Al momento le Usca coprono il 31% della popolazione nazionale, con un picco di copertura che ora riguarda l’Emilia Romagna (91% della popolazione coperta), seguita dalle PA di Trento e Bolzano (84%) e l’Abruzzo con il 69%. La Regione Lombardia copre con le Usca il 20% della popolazione, il Veneto ha raggiunto una copertura del 49%. La Regione Lazio, tra le ultime a dare il via allo strumento, ha gia’ raggiunto una copertura del 34% della popolazione in 2 settimane e la sua azione appare sinergica con quella avviata dai Medici di Medicina Generale supportati dall’app DoctorPlus Covid-19. – La digitalizzazione ai tempi di Covid-19. Continua la crescita della telemedicina. In 9 settimane (dal 1 marzo 2020) siamo giunti a 108 soluzioni digitali di cui 38 per gestire pazienti Covid: tra queste ben il 34% sono app per il monitoraggio e la visita a distanza. La media settimanale di soluzioni avviate dal 1 marzo ha dell’incredibile: quasi 10 soluzioni di telemedicina lanciate a settimana.