L’erogazione degli ammortizzatori sociali stenta e i sindacati lanciano l’allarme sui ritardi per la cassa integrazione e sollecitano un intervento del premier, Giuseppe Conte, che rassicura anticipando l’introduzione di semplificazioni per quella in deroga gia’ nel nel dl Rilancio. Esemplificativo il caso di Bergamo dove, secondo la Cisl , su 160 mila lavoratori che hanno diritto agli ammortizzatori sociali, 90 mila sono senza. Le domande di Cig in deroga inviate dalle Regioni all’Inps per l’autorizzazione al pagamento intanto, a quanto si legge sul sito dell’Inps con riferimento al 7 maggio, sono 305.434. Di queste, 206.904 sono state autorizzate dall’ente previdenziale e 57.833 pagate, corrispondenti a 121.756 beneficiari. Al 3 maggio i dati contavano 173.565 domande dalle Regioni, di cui 85.046 autorizzate dall’Inps e 29.600 pagate a un totale di 57.975 beneficiari. “Riteniamo necessario intervenire per superare i ritardi che si stanno accumulando sia per l’erogazione dei trattamenti di Cig, sia per l’erogazione degli anticipi da parte del sistema bancario, sia per l’azione delle Regioni in riferimento alla cassa in deroga” scrivono a Conte i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Chiedendo un incontro, sottolineano: “Questa situazione rischia di depotenziare gli effetti dell’insieme delle importanti misure che state predisponendo”. Sui ritardi della Cig, “ci sono state lentezze di cui bisogna scusarsi coi cittadini, ma ci troviamo in una situazione inedita: pagare 14 miliardi e’ giusto, ma non tutti i meccanismi erano pronti”, ammette Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera. Il presidente del Consiglio nel frattempo ha spiegato che “il governo vuole vincere la sfida della semplificazione amministrativa. Per questo nel prossimo dl a sostegno all’economia, introdurremo – ha detto – un meccanismo semplificato di erogazione della Cig in deroga”. La stessa analisi della Cisl di Bergamo riporta che a livello nazionale i lavoratori in Cigo, per cui e’ previsto il pagamento diretto Inps, al 5 maggio sono 1.479.280, il 28% su 5.345.013 aventi diritto. Quelli in assegno ordinario Fis, per cui e’ previsto il pagamento diretto Inps, sono 1.415.533, il 48% su 2.926.417 beneficiari. “Solo 596.052 lavoratori – viene spiegato – ad oggi hanno ricevuto il pagamento diretto Inps: il 20% dei 2.894.813 aventi diritto tra Cig e Fis. I lavoratori coinvolti da Cigo e Fis sono 8.307.430, di cui 5.412.617 hanno ricevuto l’anticipo dalle imprese”. Gli stessi dati, aggiornati al 7 maggio sul sito dell’Inps, riportano che i beneficiari di Cigo per cui e’ previsto il pagamento diretto Inps risultano 1.504.609, il 27,5% su un totale di 5.466.821. Quelli in Fis per cui e’ previsto il pagamento diretto Inps sono 1.431.608, il 47,6% su 3.005.490. Hanno ricevuto il pagamento 596.052 lavoratori, il 20% dei 2.936.217 aventi diritto. “L’Inps certifica – e’ il commento del leader della Lega, Matteo Salvini – cio’ che la Lega aveva denunciato piu’ di un mese fa: con la procedura e la burocrazia scelte, 4 lavoratori su 5 non hanno ancora visto un euro della Cig, percentuali anche superiori in alcune regioni”. “Qualche Pinocchio all’Inps ha provato a dare la colpa alle regioni, accusandole di ritardare l’invio delle richieste” ha aggiunto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.