Salgono a 700mila i bambini di eta’ inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare con l’aggravarsi della crisi tra le famiglie per l’emergenza coronavirus e la chiusura delle mense scolastiche. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti in occasione della Festa della mamma, sulla base delle persone che hanno beneficiato di aiuti alimentari con i fondi Fead distribuiti da associazioni come la Caritas ed il Banco Alimentare che registrano un aumento anche fino al 40% delle richieste di aiuto con picchi anche superiori in alcune zone del Paese. “Una situazione di criticita’ – sottolinea la Coldiretti – aggravata in molte famiglie dalla chiusura delle scuole dove le mense rappresentavano per molti una occasione per garantire ai propri figli un pasto caldo. Fra i nuovi poveri – continua – ci sono le famiglie di coloro che hanno perso il lavoro stagionale, piccoli commercianti o artigiani. Una fascia di nuovi indigenti che fa salire a 3,7 milioni il numero di persone di ogni eta’ che in Italia in questo momento ha bisogno di auto per mangiare”. Le difficolta’ sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticita’, precisa la Coldiretti, si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma situazione diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove piu’ duramente ha colpito l’emergenza sanitaria, secondo elaborazioni sugli ultimi dati Fead. Una emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra. In Italia si contano circa diecimila strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da quasi 200 istituzioni caritatevoli impegnate nel coordinamento degli enti territoriali ufficialmente riconosciute che si occupa della distribuzione degli aiuti Fead erogati dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).