Dai contributi per pagare affitti e bollette a quello a fondo perduto sulle perdite di fatturato, artigiani, commercianti, piccole e medie imprese avranno un ristoro che andra’ a completare le misure finora adottate. E’ quanto prevede il dl Rilancio che saro’ sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri, probabilmente gia’ domani. Ecco le misure principali delineate nell’ultima bozza del dl in circolazione. – RISTORO A FONDO PERDUTO PER PMI FINO A 5 MILIONI Contributi a fondo perduto per Pmi, commercianti, artigiani e autonomi fino a 5 milioni di ricavi o compensi. Il contributo a fondo perduto, si legge nell’articolo 28 del documento, “spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019”. L’ammontare del contributo si calcola “applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019” in base a tre fasce: “25 per cento per che ha ricavi o compensi non superiori a centomila euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto”; 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a centomila euro e inferiori a quattrocentomila”; 15 per cento “per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e inferiori a cinque milioni di euro”. Il contributo a fondo perduto minimo e’ comunque di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per gli altri. Per ottenere il contributo va fatta domanda “esclusivamente in via telematica”, all’Agenzia delle Entrate.