Parrucchieri ed estetisti sono tra gli artigiani che stanno pagando un prezzo altissimo a causa dell’emergenza pandemia, ma da tempo sostengono di essere pronti ad aprire, anche grazie alle proposte avanzate in questi mesi dalle varie associazioni che rappresentano la categoria. In Calabria, secondo gli addetti ai lavori, le condizioni di riapertura ci sono, ma si attendono le regole da seguire per poter riavviare le attivita’ in sicurezza. “Siamo pronti a riaprire – afferma Carlo, titolare di una attivita’ di parrucchiere per donna del Catanzarese – e abbiamo messo in campo tutti gli accorgimenti suggeriti, finora, per garantire il rispetto delle norme. Siamo convinti di essere in grado di garantire la massima sicurezza”. In questi giorni, Carlo ha avviato tutta una serie di iniziative: “Abbiamo sanificato i locali, predisposto le indicazioni per il distanziamento e tutte le misure correlate. Possiamo lavorare su prenotazione, con un cliente per volta, con la sanificazione attuata ad ogni cambio cliente”. Le idee, dunque, ci sono. Anche Giuseppe, parrucchiere per uomo, non ha dubbi: “Lavoravamo spesso per appuntamenti – racconta all’AGI – per questo non abbiamo problemi nell’affrontare questa soluzione. Per il resto, le indicazioni che circolano sulla sicurezza nel locale sono assolutamente attuabili e, indossando mascherina o anche la visiera, potremmo tranquillamente tornare a lavoro”. La situazione di emergenza e la chiusura che si protrae da due mesi ha sviluppato il fenomeno del lavoro nero: “Si tratta di una pratica che esiste da tempo – evidenziano i titolari delle attivita’ – e sul quale non si e’ mai intervenuti in maniera radicale. Il problema e’ che, in questo periodo di emergenza, c’e’ chi ha proseguito questo tipo di attivita’ recandosi a casa dei clienti piu’ assidui oppure organizzandosi direttamente nella propria abitazione. Non ha veramente senso rimanere chiusi, cosi’ si sta anche favorendo questo tipo di mercato in nero”.