“Il Sud non paghera’ il prezzo piu’ alto della crisi economica esplosa con la pandemia: nel nuovo decreto da 55 miliardi non ci saranno solo aiuti alla popolazione piu’ vulnerabile sul piano sociale. Ci sono anche misure per le imprese, perche’ la ripartenza non le escluda pur essendo piu’ piccole e fragili rispetto a quelle del Nord”. Cosi’ il ministro del Sud, Giuseppe Provenzano che, in un’intervista a Il Mattino, precisa che per i sussidi “per i lavoratori autonomi, che al Sud sono il 40% di quelli che hanno percepito il primo bonus da 600 euro, l’importo salira’ a 1.000 euro. I pagamenti saranno automatici e quindi piu’ veloci. Per la Cig in deroga non si dovrebbero ripetere i ritardi di maggio”. Quanto agli aiuti da 25 mila euro alle Pmi, per il ministro che “non e’ piu’ possibile che i regolamenti interni delle banche impediscano alle aziende di ottenere risorse in tempi rapidi, come sta accadendo soprattutto nel Mezzogiorno”. Inoltre per i lavoratori stagionali “il decreto Rilancio prevede misure per sostenere imprese alberghiere, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, i lavoratori del settore e le famiglie per fare vacanze. Il Sud, puntando sulla destagionalizzazione, puo’ candidarsi a essere il luogo ideale. Penso poi alle aree interne, dove sosteniamo con altri 120 le imprese”.