La Guardia di Finanza, su mandato dell’autorita’ Antitrust, ha acquisito documenti nelle sedi di Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e Mediobanca. E’ quanto si apprende da fonti finanziarie. L’operazione rientra nell’ambito dell’istruttoria aperta dall’Antitrust in seguito al lancio dell’offerta pubblica di scambio di Intesa su Ubi, in cui Mediobanca svolge il ruolo di advisor. L’autorita’ deve verificare gli effetti del deal sulla concorrenza nei mercati di riferimento dei due istituti. L’acquisizione della documentazione da parte della Guardia di Finanza, spiegano fonti finanziarie, e’ avvenuta come da prassi dopo che l’Antitrust ha avviato un’istruttoria sull’ops annunciata da Intesa Sanpaolo nei confronti di Ubi a seguito della comunicazione dell’operazione all’Autorita’ da parte della banca guidata da Carlo Messina. Nel provvedimento di avvio dell’istruttoria l’Antitrus segnala che l’aggregazione tra Banca Intesa SanPaolo e Ubi potrebbe determinare “la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante in alcuni mercati provinciali della raccolta, degli impieghi alle famiglie consumatrici e degli impieghi alle famiglie produttrici-piccole imprese, nei mercati degli impieghi alle imprese medio-grandi e degli impieghi agli enti pubblici, nei mercati nel settore del risparmio gestito, nel mercato del risparmio amministrato, nonche’ nei mercati assicurativi sopra individuati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza sui medesimi mercati”. Il provvedimento stabilisce anche entro dici giorni le parti potranno essere auditi dall’Autorita’. Il procedimento dovra’ concludersi entro 60 giorni.