Premiata come migliore neuroendocrinologa europea studia ormoni e cervello e punta a battere l’obesità Roma, 15 mag. (Adnkronos Salute) – “Fiera di aver portato la ricerca ‘made in Napoli’ ai vertici della neuro endocrinologia europea. I motivi di orgoglio legati al riconoscimento che mi è stato assegnato sono tanti, ma questo è sicuramente il maggiore. Perché i miei risultati li ho ottenuti tutti in questa città, al SUD, dove ogni passo avanti nel lavoro di ricerca, nella maggior parte dei casi, è più complicato”. Annamaria Colao, docente di endocrinologia dal 2008, direttore di Unità organizzativa complessa di Endocrinologia nell’azienda universitaria Policlinico Federico II, commenta così all’Adnkronos Salute l’assegnazione del Geoffrey Harris Award 2020, prima donna a vincere il prestigioso riconoscimento europeo per lo scienziato più quotato in campo neuroendocrinologico. “Non tutti comprendono questo orgoglio. Chi va negli Stati Uniti – spiega – ha a sua disposizione un sistema ben oliato. E’ come stare in un grande supermercato: tutto quello che ti serve lo trovi sotto il naso. Non ci sono problemi di soldi, non ci sono problemi di collaboratori. Io a Napoli – racconta Colao, che dirige un team di 50 persone – ho dovuto costruire tutto. Per avere un contratto e trovare fondi il più delle volte devi mettere in gioco tutta la tua creatività. Per questo sono particolarmente soddisfatta nel dire che tutto quello che ho realizzato l’ho fatto qui. Alla Federico II, con il mio staff, lavorando pezzettino per pezzettino. Tutto senza nessuna scorciatoia. E questo per me ha un valore aggiunto”. Colao è anche la prima donna ad avere avuto questo riconoscimento. “Sono doppiamente felice, quindi, per quanto questo mi abbia inizialmente sorpreso: non credevo, nel 2020, di non essere stata preceduta da nessuna donna”, dice la scienziata che studia il rapporto tra ormoni e cervello, è una delle maggiori esperte al mondo di malattie rare dell’ipofisi ma che, soprattutto, punta a trovare una cura definitiva per l’obesità.”Da quando ero una studentessa in medicina – racconta – ho cominciato a lavorare sui rapporti tra cervello e ormoni. Il mio interesse scientifico è sempre stato quello di chiarire questo legame. Mi sono occupata anche di malattie rare che sono interne a questo sistema. In particolare, dell’ipofisi e delle patologie correlate, una cinquantina, sulle quali ho acquisito un’autorità internazionale. Dal 1981 ad oggi ho pubblicato studi che hanno cambiato le possibilità di cura di questi malati rari. E sono così diventata la maggiore esperta al mondo”. Ma i campi di indagine di Annamaria Colao e della sua équipe sono molti. “I rapporti tra cervello e ormoni – dice Colao – sono alla base di molte funzioni. Dal ritmo del sonno, al senso di fame e sazietà, alla sessualità, alla gravidanza. Tutto il nostro modo di vivere, non solo la malattia ma anche il benessere, passano attraverso questo sistema. E’ un argomento di grande impatto”. In particolare, “stiamo lavorando su studi, con l’obiettivo di trovare ‘bersagli’ in grado di regolare il senso della fame. E studiamo anche il ritmo sonno-veglia, legato alla patologia metabolica. Sappiamo ormai che se si dorme meno o male, si ingrassa. La mia meta è arrivare a una cura definitiva dell’obesità”, conclude Colao.