La pesca campana rappresenta per il territorio Campano,che ha 480 km di costa un patrimonio storico,culturale, sociale ed economico di inestimabile valore. La flotta campana è costituita per l’82% da imbarcazioni che appartengono al segmento della pesca costiera locale artigianale, mentre il restodella flotta è distribuito tra vari segmenti di pesca quali quello dello strascico, della circuizione per il tonno rosso e per i piccoli pelagici.
Il ventaglio delle produzioni campane è variegato e di altissima qualità; in alcuni casi si raggiungono punte di vera eccellenza, basti pensare ad esempio che la Campania è leader nella pesca al Tonno rosso con reti a circuizioni praticata grazie ad imbarcazioni da pesca di notevoli dimensioni e tecnologicamente evolute, le famose “tonnare volanti” ormeggiate nei porti di Cetara e Salerno. Ma la Campania è anche e soprattutto pesca artigianale e tradizionale e le imbarcazioni di piccola pesca costiera, distribuite lungo tutta la fascia costiera, assicurano produzioni limitate ma di grande valore commerciale: gallinelle, scorfani, pesci San Pietro, Ricciole, Saraghi, Cernie e Dentici, normalmente vendute a pescherie o ristoranti locali di qualità.
In Campania il comparto ha una struttura bipolare, da un lato le imprese medio grandi i (basti pensare alle tonnare volanti) e dall’altra piccole imprese a conduzione familiare o nella maggior parte dei casi associate in imprese cooperative che costituiscono il segmento della piccola pesca costiera artigianale, ed assiste ad una continua sottrazione degli spazi in mare da parte di altri settori economici.
L’intervento risulta necessario per tamponare la contrazione del reddito degli addetti connesso alla difficoltà di vendita del proprio prodotto e all’impossibilità di stoccarlo e trasformarlo in altri prodotti, ovvero di aumentarne la shelf life. La misura sostiene le imprese nella fase emergenziale contribuendo, in tal modo, ad attenuare gli effetti socio-economici derivanti dalla repentina contrazione del reddito.
In particolare, sono destinatarie del contributo:
– le imprese armatrici di imbarcazioni da pesca iscritte nel Registro Imprese Pesca di uno dei Compartimenti Marittimi della Regione Campania che hanno almeno un’imbarcazione da pesca in armamento, vigenti, iscritte alla CCIAA e all’INPS. Sono ricompresi nelle imprese armatoriali di imbarcazioni da pesca anche i pescatori che svolgono l’attività in forma autonoma e che armano in proprio il peschereccio, ovvero le imprese iscritte nel Registro delle Imprese di Pesca ed autorizzate alla pesca di molluschi bivalvi con rastrello a piedi ed i pescatori autonomi delle acque interne. Il contributo una tantum viene erogato all’impresa per ogni unità produttiva in funzione della stazza dell’imbarcazione misurata in grosse tonnage (GT) sulla base di una tabella consultabile nel piano per l’emergenza socio economica Covid19 della Regione Campania concernenti il sostegno alle imprese della pesca e acquacoltura, CLICCA QUI per consultarlo;
– le imprese dell’acquacoltura che gestiscono almeno un impianto di acquacoltura in mare, ovvero in terra ferma ubicato nel territorio della Campania, vigenti, iscritte alla CCIAA e all’INPS. Il contributo spettante per ogni impianto ubicato in Campania è pari a euro 25.000. Le imbarcazioni a servizio degli impianti di acquacoltura sono escluse dal contributo per le imbarcazioni da pesca.
Il sostegno viene erogato entro il mese di giugno 2020 ed è accordato sulla base di una apposita istanza presentata alla UOD Pesca e Acquacoltura della Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dal rappresentante legale dell’impresa.
I contributi sono concessi in conformità con le disposizioni di cui al “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” adottato dalla Commissione Europea con la COM(2020) 2215 del 3 aprile 2020 e s.m.i..
Con provvedimento della Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è approvato
l’Avviso nel quale sono dettagliati i requisiti di partecipazione e le modalità di presentazione e di
trattamento delle domande.
La Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è autorizzata a liquidare i contributi fino ad esaurimento delle risorse disponibili sulla base di quanto dichiarato dal legale rappresentante dell’impresa. Si riserva di effettuare successivamente all’erogazione dei contributi controlli a campione per verificare la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni rese in sede di presentazione della domanda non controllabili all’atto della presentazione dell’istanza tramite l’interrogazione di archivi telematici.
RISORSE FINANZIARIE: € 5.000.000,00
FONTE DI FINANZIAMENTO: FSC Campania 2014/2020
RISULTATO ATTESO: 1.500 unità produttive beneficiate