Una misura di salvaguardia per fronteggiare la crisi che ha colpito duramente anche il settore vitivinicolo. Un intervento attivato a causa della straordinarietà del momento per evitare di produrre ulteriori quantità di prodotto che rischierebbero di rimanere invendute e in giacenza nelle cantine. Per far fronte alle necessità derivanti dal crollo delle richieste di mercato, la giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli (in foto), ha approvato la delibera riguardante le “disposizioni regionali di attuazione della misura vendemmia verde” pubblicata sul Bur n. 49 del 22 maggio che fissa i criteri. La misura è stata attivata anche su sollecitazione e con il confronto delle organizzazioni agricole e dei produttori di vino al fine di contenere la produzione ed evitare un surplus di prodotto. La dotazione finanziaria disponibile per la campagna vitivinicola 2019-2020 ammonta a 700 mila euro. La vendemmia verde è una pratica agronomica che consiste nell’eliminazione totale dei grappoli di uva dalla pianta prima che questi giungano a maturazione, riducendo a zero la resa della relativa superficie viticola. La Basilicata per accelerare i tempi, in attesa che l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) definisca le modalità di presentazione delle domande, ha provveduto a definire le disposizioni regionali di attuazione in merito alla misura della vendemmia verde. Ora tocca al Ministero con apposito decreto stabilire la data di inizio delle operazioni e dei relativi controlli.
La domanda di aiuto potrà essere presentata dai conduttori di aziende viticole, imprenditori singoli o associati, che abbiano il fascicolo aziendale aggiornato direttamente all’Agea. Per beneficiare dell’aiuto le superfici vitate, alla data di presentazione della domanda, dovranno essere iscritte nello schedario viticolo regionale e coltivate con le varietà di uve da vino classificate dalle Regioni, essere in buone condizioni vegetative e impiantate da almeno quattro campagne precedenti, ossia entro il 31/07/2015; essere state oggetto di dichiarazione di vendemmia nella campagna vitivinicola 2018/2019. Nell’ambito di ciascuna domanda, la superficie minima e massima ammissibile alla misura potrà essere rispettivamente pari 10 mila mq e 50 mila mq. Non potranno essere ammesse al contributo per la vendemmia verde le superfici inserite nelle domande di aiuto per la misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
I vigneti oggetto di vendemmia verde saranno esclusi da eventuali contributi nazionali per la riduzione volontaria delle rese produttive. La misura in Basilicata potrà essere adottata solo per i vini di qualità e a denominazione in quanto, secondo i dati Ismea risulta economicamente più vantaggioso praticare la vendemmia verde piuttosto che aderire alla distillazione volontaria, destinando il vino alla trasformazione in alcol disinfettante da mettere a disposizione del Paese per esigenze sanitarie.
“Si tratta di un intervento eccezionale – ha spiegato l’assessore Fanelli – per sostenere la filiera del vino particolarmente colpita dal blocco delle attività dei canali afferenti al circuito Horeca, ossia bar, ristoranti, enoteche e del commercio per ridurre eventuali eccedenze produttive e l’abbassamento dei prezzi. Poiché la produzione del vino della Basilicata è orientata essenzialmente verso prodotti di alta qualità risulta inconcepibile per la nostra realtà la scelta di destinare ettolitri di vino di qualità alla distruzione, tuttavia bisogna fare i conti con le leggi del mercato”.