Sono “radicalmente nulli” i licenziamenti annunciati da Jabil ai 190 lavoratori della sede di Marcianise (Caserta). Lo ha detto, prendendo una posizione netta su una vertenza che si trascina dal giugno del 2019, la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo che ha incontrato il rappresentante italiano della Jabil, Clemente Cillo, e i sindacati, per discutere dell’iniziativa unilaterale assunta dall’azienda. L’iniziativa della Jabil, ha sottolineato la Catalfo, e’ “assolutamente ingiustificata, sia dal punto di vista sociale sia perche’ in contrasto con le disposizioni normative adottate dal Governo con il decreto Cura Italia e prorogate con il dl Rilancio. Si tratta di licenziamenti radicalmente nulli – ha poi spiegato -in quanto sono stati intimati oltre il termine che la legge prevede dopo la chiusura della procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda”. Le lettere di licenziamento sono gia’ state inviate dalla Jabil ai lavoratori, ed alcune, sono arrivate a destinazione proprio durante la riunione in videoconferenza, e sono state anche mostrate. Il ministro ha chiesto al rappresentante della societa’ di revocare con effetto immediato tutti i licenziamenti, sostituendoli con la richiesta di un ulteriore periodo di cassa integrazione con causale Covid-19, interamente finanziata dallo Stato, nonche’ di utilizzare altri strumenti recentemente introdotti dal Governo italiano per gestire la fase emergenziale, come il “Fondo nuove competenze”; e cio’ al fine di accompagnare il percorso gia’ avviato di ricollocazione dei lavoratori in esubero. All’incontro erano presenti anche il sottosegretario allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, e l’assessore al Lavoro della Regione Campania, Sonia Palmeri. L’incontro e’ stato aggiornato a domani pomeriggio quando, su esplicita richiesta del Ministro, saranno presenti al tavolo anche i componenti del Consiglio di amministrazione di Jabil. “Come Fim, Fiom, Uilm e Failms – scrivono i sindacati in una nota unitaria – ribadiamo che la decisione dell’azienda, oltre ad essere assolutamente intollerabile, e’ anche illegale, poiche’ arriva in un momento di emergenza sanitaria ed economica talmente grave da aver portato l’Esecutivo italiano a chiedere il blocco dei licenziamenti su tutto il territorio nazionale”. “Proseguire con i 190 licenziamenti, nonostante il parere di illegittimita’ dei ministeri – affermano Antonio Accurso Segretario Generale Uilm Campania e Giovanni Rao Segretario Regionale e Responsabile di settore – ha ripercussioni anche per i 350 che dovrebbero rimanere con la societa’. Viene il dubbio che questo possa essere un effetto calcolato per scaricare sui altri la volonta’ della multinazionale statunitense di scrollarsi dalle responsabilita’ sociali senza nessun rispetto per il momento che il Paese sta attraversando”.