Non tutti gli stabilimenti balneari pugliesi riusciranno ad aprire lunedi’ prossimo 25 maggio, come previsto dall’ordinanza balneare regionale. A sostenerlo e’ la Cna Balneatori, che individua nella necessita’ dell’adeguamento alle nuove prescrizioni anti Covid il principale ostacolo ad una rapida riapertura. “Non e’ facile preparare l’apertura di uno stabilimento in pochi giorni – spiega Giuseppe Mancarella, della Cna Balneatori pugliese – e comunque crediamo di poter essere tutti operativi entro il 29 maggio, per poter garantire la piena efficienza per il prossimo ponte del 2 giugno”. La corsa contro il tempo e’ iniziata subito dopo il varo dell’Ordinanza balneare della Regione Puglia, la cui bozza e’ stata presentata giovedi’ scorso agli operatori del settore che hanno chiesto e ottenuto alcuni aggiustamenti. L’assessore regionale al Demanio, Raffaele Piemontese, che ha coordinato i lavori in videoconferenza, ha assicurato che l’ordinanza e’ stata calibrata in modo tale da consentire a tutti l’accesso al mare in condizioni di sicurezza. I concessionari dovranno riservare ad ogni ombrellone una superficie di 10,2 metri quadrati. Rispetto agli anni passati, l’ordinanza introduce l’obbligo di apertura dal primo luglio, invece che dal primo sabato di giugno e la possibilita’ di presentare domanda di esonero al proprio Comune per quei gestori che non fossero in grado di riavviare l’attivita’. Un’altra novita’ di rilevo riguarda il divieto, per chi non e’ cliente dei lidi, di usufruire dei servizi per la balneazione. Nel Salento, in particolare, oggi il vento teso di Maestrale non ha favorito l’afflusso massiccio di bagnanti sulle spiagge libere dove, comunque, mancano ancora i previsti servizi di controllo a carico dei Comuni. Chi ha approfittato della giornata di sole, anche se ventosa, per andare in spiaggia, ha osservato le norme sul distanziamento, tranne che in alcuni casi isolati di assembramenti segnalati alle forze dell’ordine.