Per i gestori degli stabilimenti balneari non ci sono solo le difficolta’ legate all’adeguamento delle strutture alle prescrizioni anti-Covid. Anche il reclutamento del personale si sta rivelando piu’ complicato del previsto. Lo dice all’AGI Giuseppe Mancarella, della Cna Balneatori pugliese, che gestisce alcuni lidi, uno dei quali a San Cataldo, sulla litoranea leccese. “Abbiamo grosse difficolta’ -a reperire lavoratori, in quanto quelli disponibili spesso sono percettori del Reddito di cittadinanza e intendono lavorare in nero – racconta – ovviamente, per quanto mi riguarda, respingo in maniera secca proposte del genere e la stessa cosa fanno i miei colleghi. Non c’e’ verso, personale non se ne trova”. I balneari raccontano di essere costretti a lavorare, sin dalle fasi di allestimento dei lidi, con un numero ridotto di addetti rispetto alle necessita’, tant’e’ che i tempi di allestimento delle strutture si allungano oltre ogni previsione. “Oggi hanno aperto in pochi – rimarca Giuseppe Mancarella – anche a causa della mancanza di personale piu’ difficile da reperire rispetto al passato. L’unica cosa che ci da’ una certa soddisfazione e’ il fatto che riusciamo ad assumere persone che hanno perso il lavoro e che non possono prendere la Cassa integrazione. Vengono per lo piu’ dal settore dell’edilizia, sono padri di famiglia rimasti senza reddito e hanno molta voglia di lavorare”.