“Purtroppo, con rammarico, dobbiamo prendere atto che la giunta regionale, a distanza di pochi giorni dalla prima riunione della task force economica sull’economica, continua a riprogrammare la spesa del Por senza l’opportuno confronto con il Sindacato. Domani in Consiglio regionale approdera’ un provvedimento adottato dalla squadra di governo regionale con il quale, sottraendo fondi ad assi importanti come il rinnovo del materiale rotabile e dell’eco efficienza e delle fonti rinnovabili, vengono rideterminati 38 milioni di euro per interventi di sostegno alle aree colpite dalla crisi”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Uil calabrese, Santo Biondo. “Al di la’ del settore scelto per la distribuzione di questi fondi – prosegue Biondo – vogliamo ricordare al presidente della giunta regionale Jole Santelli l’importanza del confronto sui temi strategici per la ripartenza della Calabria. A questo punto crediamo sia importante capire quanti dei 500 milioni di euro ancora a disposizione della Calabria verranno riprogrammati e verso quali assi strategici verranno indirizzati. La nostra convinzione, lo ribadiamo ancora una volta, e’ che sia necessario evitare di parcellizzare queste risorse e scegliere di puntare a sostenere lo sviluppo di di sistemi produttivi ben definiti. In questo quadro, sicuramente, rientra il futuro delle grandi opere pubbliche ancora in stand by sul territorio della nostra regione. Anche alla luce delle ultime evidenze ci sembra opportuno capire quale sia il reale stato di attuazione di queste opere e che fine faranno i fondi destinati a quelle grandi opere, come la metropolitana di Cosenza o l’aerostazione di Lamezia Terme, nei cui confronti vi e’ stato il disimpegno dell’Europa. Rimane, poi, sospesa la sorte del sistema di collegamento metropolitano Catanzaro-Germaneto e del sistema di collegamento multimodulare fra l’aeroporto di Lamezia, la stazione ferroviaria e Catanzaro”. “L’amministrazione regionale e l’autorita’ di gestione del Por – sostiene ancora il segretario generale della Uil calabrese – non possono piu’ sottrarsi al confronto con il Sindacato e, chiudendo la stagione degli sgarbi istituzionali, avviare un confronto aperto, diretto, analitico sulle questioni che sono dirimenti per il futuro della Calabria e dei calabresi”.