Dove c’e’ una BCC la disuguaglianza si riduce. La presenza in un territorio di una BCC contrasta le disuguaglianze di reddito. E il fenomeno diviene piu’ rilevante nelle aree nelle quali sono piu’ numerose le nuove imprese, dove la dimensione dei crediti e’ piu’ rilevante, dove il relationship banking e’ piu’ diffuso e dove la partecipazione femminile al mercato del lavoro e’ piu’ elevata. E’ quanto concludono due ricercatori della Luiss, Pierluigi Murri e Valentina Peruzzi, in un paper, “Cooperative banks and income inequality: evidence from Italian provinces, pubblicato sul Working Paper del Casmef. Il contributo alla riduzione dei divari all’interno delle comunita’ e’ determinata anche dalla stessa distribuzione territoriale degli sportelli che vede le BANCHE di Credito Cooperativo e Casse Rurali costituire l’unica presenza bancaria in 641 Comuni di piccole dimensioni, l’80% dei quali con meno di 5 mila abitanti e oltre il 50% in aree svantaggiate. La prossimita’ sia geografica sia relazionale e’ orientata a soddisfare le esigenze economiche e sociali delle comunita’ Tale vicinanza poggia su una solida base patrimoniale. Cresciuta lentamente ma con regolarita’ grazie ad un’allocazione prudenziale dei margini reddituali delle BCC e Casse Rurali.
L’89% degli utili netti conseguiti dalle BANCHE di Credito Cooperativo e Casse Rurali nel corso del 2019 e’ stato allocato a riserva; il 6,5% ha finanziato attivita’ di beneficienza; l’1,3% e’ stato distribuito ai soci azionisti; il 3,3% e’ stato indirizzato ad altre finalita’. Il 2019 e’ stato il primo anno di attuazione della riforma del Credito Cooperativo che ha visto la nascita del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea (136 BCC) e del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca (79 BCC-CR) mentre le 39 Casse Raiffeisen dell’Alto Adige hanno scelto di dar vita ad uno Schema di protezione istituzionale-Ips (in fase di autorizzazione). La tipica modalita’ di allocazione degli utili delle BCC rispecchia in particolare il modello di governance cooperativa e di banca territoriale che indirizza l’attivita’ delle BCC allo sviluppo non solo economico, ma anche sociale delle proprie comunita’. Un’attitudine, questa, che consente alle BCC di confermare la propria tradizionale funzione azione anticiclica poggiandola su una indispensabile solidita’ patrimoniale, ancora piu’ significativa in questa fase storica contrassegnata dalla grave crisi economica innescata dall’epidemia del Covid-19.