“Detto fatto. Con decreto in via di pubblicazione, la Regione procedera’ nelle prossime ore al trasferimento, in favore dei Comuni calabresi, di 10 milioni di euro. Obiettivo: sostenere le famiglie piu’ fragili. L’iniziativa, che si caratterizza come primo passo di un intervento finanziariamente piu’ corposo – e’ detto in un comunicato dell’assessorato regionale al Welfare – e’ curata dal Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali, nell’ambito del pacchetto ‘Riparti Calabria’, definito e presentato agli inizi di maggio dalla giunta regionale presieduta da Jole Santelli”. “A promuovere e coordinare la specifica misura – e’ detto in un comunicato l’Assessorato regionale al welfare, guidato da Gianluca Gallo (in foto). In particolare, coi fondi ritagliati nel Pac Calabria 2014-2020-Asse 10 ‘Inclusione Sociale’ – Obiettivo specifico 9.1, si puntera’ a soddisfare i bisogni piu’ urgenti ed essenziali dei nuclei familiari in stato di necessita’, con priorita’ accordata ai soggetti (residenti in Calabria) non gia’ beneficiari di sostegno pubblico, per garantire il diritto al sostentamento alimentare alla platea piu’ ampia possibile di cittadini segnati dalle conseguenze della pandemia. In quest’ottica, mezzo milione d’euro sara’ riservato per l’erogazione di buoni spesa in favore di famiglie al cui interno vi sia la presenza di persona con disabilita’”. “Gia’ nei prossimi giorni la Regione – afferma Gallo – procedera’ alla stipula di convenzioni con i Comuni, per far partire cosi’ gli avvisi pubblici attraverso i quali, da parte degli stessi Comuni, saranno individuate le famiglie cui assegnare, quale contributo una tantum, un buono spesa. Quest’ultimo, a seconda del numero dei componenti del gruppo familiare, potra’ arrivare fino ad un massimo di 500 euro, 550 in caso di presenza di bambini di eta’ inferiore ai 3 anni, da spendere per l’acquisto di generi alimentari, farmaci e parafarmaci, prodotti per l’igiene, beni di prima necessita’. La priorita’ sara’ accordata alle famiglie che non abbiano beneficiato di sostegno pubblico o che comunque nel periodo di lockdown, tra il 9 marzo ed il 3 maggio scorsi, abbiano percepito tali aiuti o altri redditi in misura non superiore alla cifra di 780 euro”. “In seconda battuta, compatibilmente con le risorse disponibili – sostiene ancora l’assessore regionale – si provvedera’ ad assicurare i buoni anche a famiglie o persone comunque in stato di bisogno, in base all’Isee.Tra le situazioni di disagio da prendere in considerazione rientreranno gli effetti economici negativi, anche temporanei, legati all’emergenza Covd 19, come ad esempio la perdita o la riduzione del lavoro senza attivazione di ammortizzatori sociali o l’impossibilita’ di percepire reddito derivante da prestazioni occasionali o stagionali o intermittenti, per effetto della contrazione delle chiamate. Uno strumento, dunque, per accordare forme di sostegno a strati sociali sin qui esclusi del tutto o quasi da ogni aiuto, e che va ad aggiungersi ai provvedimenti in favore degli studenti universitari fuori sede, tassello di un mosaico piu’ ampio che e’ indispensabile ricomporre con spirito di solidarieta’ e senso di responsabilita’ per tutelare al massimo i calabresi”.