E’ cominciato il nuovo consiglio di fabbrica straordinario indetto nel siderurgico di Taranto per fare il punto dopo l’incontro in videoconferenza con Governo, sindacati e commissari dell’Ilva in As. Una videoconferenza convocata ieri dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, con i ministri Gualtieri e Catalfo, in cui gli esponenti del Governo hanno definito “inaccettabile” il nuovo piano industriale presentato da ArcelorMittal, che prevede oltre 3mila esuberi e il mancato rientro dei 1.600 lavoratori rimasti in capo all’Ilva in As. Alle 7 di oggi e’ terminato lo sciopero di 24 ore in tutti i siti italiani proclamato da Fim, Fiom e Uilm, mentre prosegue fino allo stesso orario di domani quello di 48 ore indetto dall’Usb. I sindacati si dicono “pronti a tutto” pur di evitare i licenziamenti. Ieri si sono vissuti momenti di tensione tra gli operai, alcuni saliti sul ponte-cavalcavia che affaccia sulla direzione strappando le bandiere sindacali. Un gesto stigmatizzato dalle sigle metalmeccaniche. “Strapperanno le nostre bandiere – ha detto Vincenzo La Neve, coordinatore di fabbrica Fim Cisl – ma non strapperanno le nostre posizioni”. Il consiglio di fabbrica dovra’ decidere eventuali altre forme di mobilitazione, in attesa del nuovo incontro sulla vertenza annunciato per la prossima settimana dal Governo, che si e’ dichiarato disponibile a co-investire nella nuova compagine societaria, a cui partecipera’ anche l’azienda.