Il Tar Lecce fa cadere il limite dell’inedificabilita’ nei 300 metri dal mare, dando ragione a una donna residente nella marina a Mancaversa di Taviano, che aveva presentato un ricorso attraverso i propri legali, per costruire la propria abitazione a pochi passi dal mare. Dall’entrata in vigore nel 2015 del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), sia la Regione Puglia che la Soprintendenza hanno sostenuto che nessuna nuova costruzione potesse essere realizzata nella fascia dei 300 metri dal mare, anche quando l’area su cui si intende costruire risulta parte integrante del tessuto urbano. Contro questa posizione, si innescarono una serie di azioni giudiziarie e una generale mobilitazione dei professionisti del settore tecnico e dei rispettivi Ordini di appartenenza, oltre che di diversi Comuni costieri. Ora la sentenza n. 638 del Tar Lecce riconosce la piena possibilita’ di edificare nei “territori costieri”, ossia nella fascia dei 300 metri dal mare, in tutte le zone tipizzate come A e B dagli strumenti urbanistici comunali costieri fino al 1985. ll Tar di Lecce afferma che “in tali casi non opera nessun automatismo, e che bisogna operare una valutazione su ogni caso per verificare se la costruzione che si intende realizzare si armonizza in termini di compatibilita’ con il paesaggio costiero”.