Piccoli imprenditori, artigiani, negozianti, vedono l’ombra dell’usura e dei capitali della camorra avvicinarsi in un momento di enorme crisi dopo la pandemia covid19. Per questo Sos Impresa, rete per la legalita’ e contro il racket e l’usura unisce le forze con Confesercenti, Casartigiani, CLAAI, CNA, Confartigianato e Confcommercio. “La preoccupazione che nutrono tutti – spiega Luigi Cuomo, presidente di Sos Impresa – e’ il rischio che aumenti il fenomeno usuraio e il livello di infiltrazione criminale nell’economia legale. Le associazioni di categoria condividono questa preoccupazione, riconoscono di non essere adeguatamente attrezzate per affrontarle da sole e hanno chiesto alla nostra associazione di fornire un servizio di accompagnamento per aiutare le imprese a non finire nelle mani della criminalita’ o, quando purtroppo ci sono gia’ finite, ad uscirne in sicurezza”. Con l’accordo le associazioni si impegnano, avvalendosi della collaborazione dell’associazione antiracket e antiusura SOS IMPRESA, a promuovere specifici corsi di formazione per diffondere la cultura della legalita’ e della giustizia; promuovere presso le imprese associate e tra i propri dirigenti una specifica attenzione ai problemi della sicurezza e della legalita’ e l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri partners, subappaltatori e fornitori. Le associazioni creeranno anche un corner informativo sui temi della sicurezza, della giustizia e della legalita’ almeno una volta l’anno, in occasione dell’assemblea generale regionale e informeranno le aziende circa le opportunita’ offerte dal Comitato di Solidarieta’ per le vittime di racket e/o usura. “Con SOS Impresa, che e’ la struttura tecnica di Confesercenti in questo campo – dice Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania – abbiamo coinvolto tutte le altre associazioni di categoria per affrontare un problema molto urgente, specie dopo le difficolta’ emerse a casa del lockdown. Le nostre imprese sono sempre piu’ minacciate dalle criminalita’, con le armi del racket e dell’usura e non solo. Gli effetti della crisi esplosa a causa del Covid-19 non sono ancora deflagrati: molte nostre PMI non recupereranno piu’ il fatturato perso in questi mesi, altre non riapriranno piu’. La presenza di oggi dei prefetti tra cui il Commissario di Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Annapaola Porzio, e’ stata per noi molto confortante: a loro tuttavia Confesercenti ha chiesto di intervenire sui tempi della burocrazia perche’ le imprese possano avere risposte immediate dalle Istituzioni sui finanziamenti richiesti. E’ un momento cruciale: le imprese, gia’ sofferenti prima del Covid-19 per la crisi economica, ora sono in ginocchio: se non hanno subito i fondi cadranno tra le braccia della criminalita’”.