“In Calabria circa un quarto delle imprese e’ risultato a rischio di illiquidita’, un valore superiore alla media nazionale, anche per la maggiore presenza di imprese di minore dimensione”. E’ quanto emerge dal rapporto sull’economia calabrese di Bankitalia. “I valori piu’ elevati si registrano nel terziario (27 per cento) – e’ detto nel rapporto – in linea con quanto rilevato a livello nazionale, soprattutto nei comparti del commercio e dell’alloggio e della ristorazione. La percentuale delle aziende potenzialmente illiquide cresce sensibilmente all’aumentare della rischiosita’. In Calabria tale quota e’ pari al 34 per cento per le imprese classificate come rischiose sulla base dei rating attribuiti da Cerved Group, valore piu’ che doppio rispetto a quello stimato per le imprese classificate come sicure”. “Nel 2020, gli effetti connessi all’epidemia da Covid-19 – riporta ancora il rapporto – hanno sottoposto le imprese calabresi a uno stress economico e finanziario rilevante. Secondo l’indagine straordinaria della Banca d’Italia, il fatturato e’ previsto in riduzione nel primo semestre per la quasi totalita’ delle imprese, con effetti piu’ intensi per quelle operanti nei settori sospesi dal 26 marzo. Il calo delle entrate ha comportato una generalizzata crescita del fabbisogno finanziario per far fronte alle spese incomprimibili. In particolare, le principali difficolta’ riscontrate riguarderebbero le difficolta’ nel sostenere le spese correnti e l’aumento dei ritardi dei pagamenti dei propri clienti. Le tensioni finanziarie che hanno interessato le imprese potrebbero essere mitigate dalle misure varate dal Governo, prima con il DL 23/2020 (decreto ‘liquidita”), che ha rafforzato il ruolo delle garanzie pubbliche nell’accesso al credito, e poi con il DL 34/2020 (decreto ‘rilancio’), che ha concesso una serie di contributi alle imprese per favorirne la ripartenza. Nel breve termine tali interventi contribuiscono in modo significativo a contenere il rischio che le tensioni di liquidita’ si traducano in crisi aziendali durature. Nel lungo periodo, tuttavia, si potrebbero manifestare squilibri nella struttura finanziaria, in particolare per quelle imprese che faranno piu’ fatica a recuperare il fatturato perso”.