Con un voto negativo dei soci in assemblea sulla trasformazione in spa la Banca popolare di Bari “verrebbe messa in liquidazione e sarebbero a rischio 2.700 posti di lavoro, con uno scenario imprevedibile per il territorio a livello economico”. Cosi’ il segretario generale della Fabi , Lando Sileoni in una nota dove sottolinea che si tratta di “un atto fondamentale perche’ non diventi vano lo sforzo del Fondo interbancario di tutela dei depositi e del Mediocredito centrale, che in questa operazione investono oltre 1,5 miliardi di euro. Non deve diventare vano nemmeno il sacrificio delle lavoratrici e dei lavoratori della stessa Popolare di Bari, che contribuiranno al salvataggio con una riduzione dei costi del personale pari a 67 milioni e che saranno essenziali, con la loro professionalita’ e con le loro qualita’ anche umane, a rilanciare la banca”».