Sono 46 gli enti territoriali della Basilicata ad aver rinegoziato 1.040 mutui, per un debito residuo complessivo di circa 274 milioni di euro, liberando risorse per circa 17,5 milioni di euro. Lo ha reso noto Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), nell’ambito dell’operazione di rinegoziazione dei mutui organizzata “per supportare – e’ scritto in un comunicato – Comuni, Province, Citta’ metropolitane, Unioni di Comuni, Comunita’ Montane, Regioni e Province Autonome finalizzata a liberare fondi immediatamente utilizzabili sul territorio per far fronte all’emergenza epidemiologica da Covid-19 con interventi mirati a beneficio della popolazione”. Si tratta della “piu’ estesa operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni da Cdp ha visto l’adesione di circa 3.100 enti territoriali che hanno potuto rinegoziare oltre 80 mila mutui per un debito residuo totale di oltre 20 miliardi di euro e liberare cosi’ risorse fino a circa 800 milioni di euro nel 2020”. Al Nord hanno aderito 1.250 enti, al Sud e nelle Isole 1.240 e al Centro circa 590. “Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, come Cdp abbiamo sentito la responsabilita’ – ha detto l’amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo – di intervenire a sostegno degli enti territoriali. Ecco perche’ e’ stato finalizzato, in tempi rapidi, un piano di rinegoziazione mutui senza precedenti. A livello nazionale, circa un ente su due ha rinegoziato le proprie posizioni: un dato che testimonia il successo dell’iniziativa”.