È stata diffusa oggi la “Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione“, relativa al primo trimestre 2020, elaborata congiuntamente da Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ISTAT, INPS, INAIL e ANPAL.
Rispetto alle precedenti, la rilevazione si caratterizza per un approfondimento sull’andamento dei flussi giornalieri di assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente (Comunicazioni Obbligatorie rielaborate), al fine di rendere conto degli effetti dell’emergenza sanitaria da COVID-19.
A partire dall’ultima settimana di febbraio, infatti, l’andamento del quadro occupazionale si è sviluppato in una fase di forte flessione dei livelli dell’attività economica, con il PIL che nell’ultimo trimestre ha segnato una diminuzione congiunturale del 5,3%.
Dal quadro d’insieme, emerge che nel periodo considerato l’occupazione è risultata “in lieve calo rispetto al trimestre precedente e in aumento su base annua“.
In particolare, relativamente ai termini congiunturali, la Nota evidenzia che “la crescita delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle CO, sebbene rallentata, continua a riguardare le posizioni a tempo indeterminato (+94mila in un anno) mentre quelle a tempo determinato tornano a diminuire (-31mila) dopo la stabilità nel quarto trimestre 2019 e il calo nei tre trimestri precedenti. Queste tendenze continuano ad essere influenzate dal forte numero di trasformazioni a tempo indeterminato (+164mila)”.
Come è consuetudine, alla Nota vengono allegati i dati in formato Excel relativi alle serie storiche: i flussi di attivazioni, cessazioni e trasformazioni per settore di attività economica e tipologia contrattuale (Comunicazioni Obbligatorie, fornite dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rielaborate); gli stock relativi alle posizioni lavorative dipendenti nelle imprese industriali e dei servizi di fonte Istat provenienti dalla rilevazione su Occupazione, retribuzioni, oneri sociali (Oros).
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