Eni e NextChem (Gruppo Maire Tecnimont) rafforzano l’intesa per sviluppare le tecnologie del distretto circolare con un ulteriore tassello a Taranto. Nelle aree della raffineria jonica si punta infatti a verificare “la fattibilita’ di un impianto – e’ detto in una nota dell’Eni – per la produzione di gas di sintesi da plasmix e CSS, mediante un processo di riciclo chimico. Il gas sara’ successivamente raffinato in due flussi indipendenti: idrogeno, che potrebbe essere destinato alla raffineria ionica per alimentare i processi di idrodesolforazione dei carburanti, e un gas ricco di ossido di carbonio che potrebbe essere impiegato in acciaieria, sia nei processi in altoforno che nelle nuove tecnologie DRI (Direct Reduced Iron). Questo offrirebbe un contributo importante anche alla decarbonizzazione dell’industria siderurgica”. Viene spiegato che NextChem sta “finalizzando gli aspetti relativi all’applicazione industriale dell’iniziativa. Un gruppo di lavoro congiunto tra le due societa’ verifichera’ la fattibilita’ tecnica, economica e dei flussi dell’impianto. Rilevante sara’ anche il coinvolgimento delle istituzioni del territorio”. L’accordo firmato oggi rientra nella strategia a lungo termine che portera’ Eni “ad affermarsi – conclude l’azienda – come leader nella produzione e commercializzazione di prodotti decarbonizzati. La compagnia sta infatti percorrendo un piano strategico inedito nell’industria che al 2050 le consentira’ di abbattere l’80% le emissioni carboniche assolute.