La Commissione Ue ha approvato 4 schemi di aiuto dell’Italia, 7,6 miliardi, per sostenere imprese e lavoratori autonomi colpiti dalla pandemia. Le misure fanno parte del Decreto Rilancio. ‘Con questo insieme di misure, con un bilancio complessivo di 7,6 miliardi di euro, l’Italia sosterra’ ulteriormente le aziende e i lavoratori autonomi gravemente colpiti dall’epidemia di coronavirus, allentando i loro vincoli di liquidita’ attraverso esenzioni fiscali e crediti d’imposta. Le misure incoraggeranno inoltre l’adattamento dei processi di produzione e degli ambienti di lavoro ai nuovi requisiti sanitari’, ha dichiarato la commissaria Margrethe Vestager.
L’Italia ha notificato alla Commissione nell’ambito del regime temporaneo di aiuti quattro schemi di aiuto pubblico che prevedono la rinuncia a talune imposte e concedendo crediti d’imposta alle imprese e ai lavoratori autonomi colpiti dall’epidemia di coronavirus. Si prevede una parziale rinuncia all’imposta regionale sulle attivita’ di produzione (Irap) per le imprese e i lavoratori autonomi con entrate non superiori a 250 milioni di euro nel 2019 attive in tutti i settori con alcune eccezioni (come banche e altri istituti finanziari); un’esenzione dall’imposta comunale (Imu) in relazione alle proprieta’ turistiche utilizzate per operazioni commerciali, comprese le spa e le stazioni marittime; crediti d’imposta per sostenere l’adattamento dei processi produttivi e dei luoghi di lavoro alle nuove esigenze sanitarie; crediti d’imposta per determinate societa’ e lavoratori autonomi a seconda del livello dei ricavi in relazione a affitti e locazioni di immobili non residenziali e locazioni commerciali per il periodo tra marzo e giugno 2020.