Luglio all’insegna dei ‘bonus’: da quello per le vacanze alla proroga dell’aiuto per baby sitter e centri estivi, ma anche il superbonus al 110% per le ristrutturazioni fino al taglio del cuneo fiscale per i dipendenti e al credito di imposta per aiutare le imprese a sostenere i costi della moneta elettronica. Un valore totale da 11,5 miliardi di euro, calcola la Confesercenti.
Bonus vacanze
Da oggi si può usare, su tutto il territorio nazionale, il Bonus vacanze, previsto dal Decreto Rilancio. L’agevolazione, rivolta ai nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 40.000 euro, è destinata al pagamento di servizi offerti in Italia da imprese turistico-ricettive, agriturismi e bed&breakfast.
Il bonus spetta nella misura massima di 500 euro, da utilizzare per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi. Può essere usato fino al 31 dicembre 2020 da uno dei componenti del nucleo familiare, anche diverso dal soggetto che lo richiede. Per richiedere l’agevolazione il cittadino deve installare ed effettuare l’accesso a IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile da PagoPA.
Alle 21.30 sono stati attivati 146.030 bonus, per un valore economico complessivo pari a piu’ di 67 milioni di euro. Lo hanno già speso 451 percettori. L’aggiornamento è del ministero per l’Innovazione e la digitalizzazione.
Bonus baby sitter
Il bonus baby sitter/centri estivi impegnerà risorse per 1,5 miliardi di euro da qui a luglio, ricorda la Confesercenti. Per l’anno 2020, a partire dal 5 marzo, il dl Cura Italia ha previsto uno specifico congedo parentale per un periodo continuativo o frazionato, comunque non superiore complessivamente a 15 giorni, per i figli di età non superiore a 12 anni, di cui possono fruire i genitori alternativamente fra loro.
In alternativa alla fruizione del congedo parentale, è prevista la possibilità di scegliere la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting. Dal 19 maggio 2020, il dl Rilancio ha modificato la disciplina del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting introducendo, in alternativa, il bonus per la comprovata iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia per il periodo dalla chiusura dei servizi educativi scolastici al 31 luglio 2020.
Una circolare dell’Inps ha chiarito che il bonus baby sitter, dal valore massimo di 1.200 euro, potrà essere utilizzato per pagare i nonni (o altri parenti) che accudiscono i nipoti mentre i genitori sono al lavoro a condizione che non risiedano nella stessa casa dei bambini.
Superbonus al 110% per le ristrutturazioni
Circa 2,3 miliardi di euro l’anno, invece, è il costo previsto dei superbonus 110% per ristrutturazioni, efficientamento energetico, sicurezza antisismica e impianti fotovoltaici. E’ prevista nel dl Rilancio la detrazione del 110% per gli interventi antisismici e di miglioramento energetico spalmata per 5 anni: per condomini (costituiti anche da condomini che hanno seconde case); singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale; Istituti autonomi case popolari (Iacp) comunque denominati; enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti Istituti (che non facciano attività commerciale nei locali da riqualificare); istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing” cooperative di abitazione a proprietà indivisa. Sono escluse al momento seconde case ed edifici non residenziali.
Taglio del cuneo fiscale
Il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti assorbe ed estende il cosiddetto Bonus Renzi. Il valore della riduzione è di 5 miliardi di euro per gli ultimi sei mesi del 2020, e coinvolgerà circa 16 milioni di lavoratori dipendenti con un reddito fino a 40.000 euro. Si traduce in un aumento in busta paga fino a 100 euro in più al mese (600 euro nel 2020, 1.200 euro a regime).
Per chi già beneficiava del bonus Renzi (tra 8.000 e 24.000 euro di reddito) l’importo passa così da 80 a 100 euro al mese, che andranno anche a chi ha redditi tra 24 e 28.000 euro. A chi ha redditi tra 28.000 e 40.000 euro sarà invece riconosciuta una detrazione che cala fino ad azzerarsi dai 40.000 euro in su.
Meno cash in circolazione
Meno cash in circolazione, nessun limite specifico ai prelievi e ai versamenti del denaro contante in banca. Entra in vigore la norma introdotta con la manovra sui conti pubblici per il 2020. Il valore soglia, pari agli attuali 3.000 euro, oltre il quale si applica il divieto al trasferimento del contante fra soggetti diversi, è ridotto a 2.000 euro dall’1 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, per essere ulteriormente ridotto a 1.000 euro dall’1 gennaio 2022.
Per i pagamenti di importo superiore diventa obbligatorio l’utilizzo di bonifici, strumenti digitali e denaro di plastica (carte di credito e bancomat). Le sanzioni partono da 3.000 euro e arrivano fino a 50.000 euro per una singola operazione, secondo la gravità dell’infrazione.