“Porre il tema del Sud non significa porlo contro il Nord, ma significa provare a rendere piu’ forte l’intero Paese perche’ se investi dieci euro al Sud, quattro tornano al Centro-Nord in forma di attivazione di domanda di beni e servizi. Quindi, se investi qui investi anche al Centro-Nord. Dovremmo capirlo tutti”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe PROVENZANO, intervenendo a un dibattito al Festival del “libro possibile” a Polignano a Mare. Nella seconda serata della XIX edizione del Festival “Il libro possibile”, che si terra’ fino all’11 luglio a Polignano a Mare, a salire sul palco del lungotevere Cristoforo Colombo anche il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe PROVENZANO, intervenendo in un dibattito su “I giovani: viaggio di andata e ritorno”, presentato da Michele Troisi con le incursioni di Dario Vergassola. “Durante la pandemia si e’ scoperto un Paese unito, capace di grande solidarieta’”, ha dichiarato il ministro. “I divari ci sono tutti e vanno affrontati con determinazione – ha aggiunto – ma si puo’ immaginare anche un’Italia diversa. Durante la pandemia migliaia di giovani meridionali sono andati in modo volontario ad aiutare al nord. A me non piace tutta questa retorica piagnona dell’immigrazione perche’ il mondo e’ andato avanti con le persone che si sono spostate. Questo e’ un diritto, ma deve essere un atto di liberta’ e invece per molti purtroppo e’ diventata una necessita’ negli ultimi anni. Ora dobbiamo dare l’opportunita’ di tornare”. Continuando a parlare della pandemia, PROVENZANO si e’ detto “orgoglioso perche’ questa crisi che stiamo vivendo e’ la prima che non viene pagata con le risorse del Sud, visto che tutte le crisi precedenti venivano pagate con investimenti che dovevano arrivare al Mezzogiorno”.