Il 12,3 per cento dei ragazzi non possiede un pc o tablet, quota che arriva al 20 per cento nel Mezzogiorno. La Calabria, regione meno connessa d’Italia e’ distante di circa 14 punti dal Trentino Alto Adige, la piu’ connessa. E oltre 1 milione di minori vive in Comuni dove nessuna famiglia e’ raggiunta dalla rete fissa veloce. E’ l’allarme lanciato dall’osservatorio sulla poverta’ educativa, curato in collaborazione tra ‘Con i Bambini’ e Fondazione Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della poverta’ educativa minorile. L’osservatorio segnala un problema che va “oltre il gap digitale e riguarda anche il diritto dei minori a non cadere nella trappola della poverta’ educativa”. Il divario digitale “si va a sommare ai fattori di disuguaglianza gia’ esistenti”. Nel 2019, la regione meno connessa, la Calabria, ha una quota di famiglie con accesso a internet del 67,3% e il divario in punti percentuali con la media nazionale e con la regione piu’ connessa e’ rimasto quasi invariato. In Campania il 17,5% delle famiglie senza internet indica come motivo l’alto costo del collegamento. L’Osservatorio ha anche raccolto autonomamente i dati sulla dotazione digitale delle singole scuole. Questi sono risultati presenti per circa il 70% dei plessi, ma con ampie differenze regionali: in Sardegna solo nel 49% delle scuole il dato sul numero di pc e’ risultato disponibile, ed e’ l’unica regione dove sono il numero risulta meno della meta’ del totale degli istituti. Un ulteriore elemento di divario territoriale valutato e’ quello tra aree interne e poli. Nell’anno scolastico 2018/2019 il 37% degli alunni delle scuole periferiche e ultraperiferiche aveva meno di 10 pc dedicati alla didattica nella propria scuola. Anche all’interno di citta’ che spiccano per la dotazione tecnologica delle proprie scuole, possono rilevarsi ampie differenze interne. Nel caso di Milano, in base ai dati disponibili tra i 6 comuni con oltre 500mila abitanti per diffusione di pc e tablet nelle scuole, la diffusione non e’ omogenea.