I 50 milioni di euro stanziati per il settore auto tramite emendamento presentato in parlamento danno un contributo insufficiente per la ripresa del mercato. Lo sostiene la Fismic Confsal, ricordando che la filiera automotive e’ tra i comparti piu’ colpiti dagli effetti economici del Covid-19. “120 milioni per bici e monopattini, mentre 50 milioni per le auto, e’ questa la politica industriale che il presidente Conte intende portare avanti?”, ha detto il segretario generale Fismic Confsal Roberto Di Maulo, sottolineando che “messo a dura prova, il mercato italiano dell’auto fa fatica a riprendersi, tanto da chiudere i primi sei mesi in calo del 46%”. Proprio per questo occorre “una manovra ben piu’ grande, sulla linea per esempio di quanto fatto da Francia e Germania, volta a intervenire non solo sul mercato, ma anche su sviluppo e innovazione che ci facciano viaggiare verso il futuro dell’elettrificazione”, ha detto Di Maulo, secondo cui “e’ impensabile che il Governo non abbia un piano efficiente di politica industriale per un settore che e’ anche una delle piu’ importanti fonti di entrata per le casse dello Stato, con miliardi di tasse versate ogni anno”. L’intera filiera produce piu’ del 5% del Pil italiano, dando occupazione a migliaia di lavoratori. “50 milioni in bonus sono del tutto insufficienti. Chiediamo al governo un cambio di rotta verso una politica industriale seria e concreta, con investimenti mirati a beneficio del settore. Il settore e’ in sofferenza, senza manovre adeguate si rischia di non riuscire ad agganciare la ripresa”, ha detto Di Maulo.