“Urge una proroga della sospensione delle attivita’ di accertamento e notifica di atti e cartelle fiscali almeno fino a fine anno, in attesa che Governo e parlamento lavorino ad un provvedimento che sia di vera pace fiscale per contribuenti e cittadini: uno stralcio tombale”. Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto. “Qualora una valanga di accertamenti fiscali, dopo il 1 settembre, si abbattessero sui contribuenti italiani – aggiunge il leader della Fapi – equivarrebbe e condurrebbe il Paese in una grave stagnazione economica”. Per imprese e cittadini “e’ indispensabile immaginare un provvedimento del Governo che dia loro la possibilita’ di azzerare tutte le cartelle esattoriali, necessario per chiudere pendenze con il fisco. Non serve una nuova rottamazione, la quater, ma un reset totale di tutti i balzelli, per aiutare le aziende a mettere in campo nuovi investimenti, e consentire alle famiglie di aumentare i consumi”. Per l’associazione inoltre “non e’ piu’ rinviabile una riforma del fisco con la creazione di una sola aliquota al 15 per cento, anche perche’ contribuirebbe a semplificare la selva di detrazioni, deduzioni e adempimenti, ma soprattutto bloccherebbe l’evasione fiscale”. “Le nostre proposte per la ripartenza – aggiunge il leader della Fapi – le ribadiremo domani nell’incontro che si terra’ al ministero dell’Economia. Al viceministro Castelli spiegheremo che tasse ‘oneste’ producono contribuenti onesti, in quanto con una tassazione adeguata per tutti non sara’ piu’ ‘conveniente’ eludere o evadere le tasse”, conclude Sciotto.