“Convivenze armoniche” e’ il titolo del dossier – inviato nel pomeriggio al ministero dei Beni culturali – con cui Venosa (Potenza) si e’ candidata a Capitale italiana della Cultura per il 2022: lo ha annunciato Raffaele Vitulli, presidente di “Basilicata creativa”, il cluster che coordina la candidatura della “citta’ di Orazio”, in un convegno a cui ha partecipato anche il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. I cinque temi del dossier di candidatura sono: eredita’ culturali; salute, resilienza, multiculturalita’ e partecipazione; uso, riuso e design degli spazi urbani; turismo trasformativo; microimprenditorialita’ culturale”. Nella prima bozza del programma, e’ prevista per la giornata inaugurale l’approfondimento della “policutlturalita’ di Venosa, mentre quella di chiusura vedra’ un raduno di tutti i sindaci italiani”. Bardi – secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa della giunta regionale lucana – ha detto che “non bisogna guardare a questa candidatura semplicemente come al tentativo di duplicare” l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La candidatura di Venosa non e’ una mera operazione di marketing territoriale, che pure e’ utile, ma viene sostenuta con determinazione dalla Regione perche’ fa parte di un preciso disegno politico e istituzionale che punta a mettere al centro il valore delle comunita’, il valore della cittadinanza, il valore della dimensione artistica, creativa e culturale. Per queste ragioni dobbiamo dire che se Venosa non dovesse guadagnare il titolo di capitale italiana della cultura comunque qualcosa questa esperienza dovra’ lasciare. E quindi, in questa giornata significativa – ha concluso Bardi – la Regione assume l’impegno che, a prescindere da come andra’ la competizione, una competizione diciamo molto agguerrita e complessa, il lavoro svolto fino ad oggi non dovra’ svanire nel nulla”.