di Rosa Sica
Sarà l’anno nero del turismo? I dati ufficiali che vedono la Puglia, insieme a Toscana ed Emilia Romagna, raccogliere oltre un terzo dei bonus vacanza erogati, non smorzano il pessimismo degli operatori turistici pugliesi sui contraccolpi della crisi sanitaria da Covid-19 nel comparto.
“Prendiamo atto del successo dei bonus vacanza anche in Puglia, ma siamo molto preoccupati per quanto accadra’ a settembre, quando dovremo tirare le somme, perche’ posso anticipare che molte strutture turistiche hanno annunciato che chiuderanno in via definitiva”, riferisce all’Agi, Massimo Salomone, coordinatore del Comitato tecnico di lavoro per la ripartenza in sicurezza del settore delle agenzie di viaggi, tour operator e congressuale, istituito con decreto del presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano, il 17 luglio 2020. Il Mibact ha riportato i dati dell’Agenzia delle Entrate sulla ripartizione territoriale delle spese degli italiani , da cui risulta che le prime tre regioni in cui si sono concentrate le spese sono Emilia Romagna, Puglia e Toscana che insieme fanno piu’ di un terzo dei bonus erogati . In particolare, in Emilia Romagna e’ stato speso il 16 per cento dei bonus per un valore di piu’ di 9,5 milioni di euro, in Puglia il 10 per cento per un valore di oltre 6 milioni di euro, in Toscana circa il 7 per cento, per un valore di piu’ di 4 milioni di euro. Cifre che, secondo Massimo Salomone, non incideranno sul destino di molte imprese del settore turistico pugliese sfiancate dal crollo della domanda di servizi dovuta alla pandemia. Le audizioni del comitato presieduto da Salomone, che riveste anche la carica di c oordinatore sella sezione Turismo di Confindustria Puglia, inizieranno nei prossimi giorni, “ma gia’ tante imprese hanno comunicato la chiusura alla fine dell’estate – rimarca Salomone – e questo e’ un fatto che preoccupa molto per tutto quello che queste strutture rappresentano e per il futuro del nostro settore. Insomma, non sono ottimista per una situazione che, a mio giudizio, viene spesso erroneamente rappresentata come positiva. Non solo, ma oltre alle tante aziende che chiuderanno a settembre, molte altre andranno incontro alla stessa sorte nei mesi successivi. Purtroppo lo dicono anche gli osservatori nazionali che le cose non vanno bene. Il settore dell’organizzazione di eventi congressuali, che in Italia produceva circa 20 miliardi di fatturato nel 2019, e’ in grosse difficolta’ avendo accusato perdite dell’80 per cento rispetto all’anno scorso. Come si fa con questi numeri ad essere ottimisti?”.