Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attivita’ di accertamento e controllo si e’ attestato a 4,127 miliardi (-858 milioni di euro, pari a -17,2%) di cui: 1,894 miliardi di euro (-611 milioni di euro, -24,4%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2,233 miliardi di euro (-247 milioni di euro, -10%) dalle imposte indirette. Lo rileva il dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia. I dati, spiega il Mef, “risultano influenzati dal decreto ‘Cura Italia’ che aveva gia’ sospeso i termini di versamento delle entrate tributarie e extratributarie derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020, ulteriormente prorogati dal decreto rilancio fino al 31 agosto”.
Nel mese di giugno, invece, le entrate tributarie hanno registrato una variazione positiva di 1,317 miliardi di euro (+3,7%) che deriva dall’andamento delle imposte dirette (+4,974 miliardi di euro, +25,7%), mentre le imposte indirette continuano a segnare un significativo calo (-3,657 miliardi di euro, -23%) imputabile principalmente al risultato dell’Iva sugli scambi interni (-1.693). L’aumento delle imposte dirette e’ legato al risultato delle imposte autoliquidate che risultano influenzate dal diverso termine di versamento del mese di giugno dell’anno 2020 rispetto al 2019 in cui il termine di versamento del 30 giugno, che cadeva di domenica, e’ slittato al 1 luglio. Le imposte dirette ammontano a 108,442 miliardi di euro, con un incremento di 5,439 miliardi di euro (+5,3%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Il gettito Irpef si e’ attestato a 88,444 miliardi di euro (-2,3%). La flessione e’ riconducibile principalmente all’andamento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-8,8%) e delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi (-10,7%), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico registrano un incremento pari al 4,2%. Tra le altre imposte dirette vanno segnalati gli incrementi dell’imposta sostitutiva sui redditi nonche’ ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+66 milioni di euro), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+849 milioni di euro) che riflettono le performance positive dei mercati finanziari nel corso del 2019 e dell’imposta sostitutiva dei fondi pensione (+1,130 miliardi di euro), il cui incremento e’ determinato dai risultati positivi dei rendimenti medi ottenuti nel 2019 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari Il diverso termine per il versamento delle imposte in autoliquidazione, relativo al mese di giugno per gli anni 2020 e 2019, spiega il Mef, ha influenzato positivamente anche il saldo dell’imposta sulle riserve matematiche rami vita assicurazioni che ha registrato nel periodo un aumento pari a 518 milioni di euro.
L’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi ha registrato una riduzione di 3,261 miliardi di euro (-28,8%) per l’applicazione del decreto rilancio con il quale sono state ridotte le percentuali degli acconti mensili all’80%. Analogamente hanno mostrato una diminuzione di gettito l’accisa sul gas naturale per combustione (-367 milioni di euro, -19,7%), l’accisa e imposta erariale sui gas incondensabili (-83 milioni di euro, -26,1%) e l’accisa sull’energia elettrica e addizionale (-45 milioni di euro, 3,1%).