Il traffico aereo in Europa dovrebbe diminuire di circa il 60% quest’anno rispetto al 2019, con una ripresa molto incerta a causa delle restrizioni al traffico ancora in vigore per frenare la pandemia di Covid-19. È la stima dell’International Air Transport Association (Iata).
Sebbene il traffico in Europa sia aumentato negli ultimi mesi dai livelli minimi di aprile, “rimane di oltre il 50% inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”, ha affermato l’organizzazione che riunisce 290 compagnie aeree in tutto il mondo. Nel breve termine, la ripresa in Europa resta “molto incerta – osserva l’associazione – in vista di una nuova ondata di pandemia e dell’ancora maggiore impatto sull’economia globale che potrebbe avere”.
Per la Iata in Europa sono a rischio “oltre 7 milioni di posti di lavoro” legati al trasporto aereo, compreso il settore turistico, stima rivista al rialzo di un milione rispetto a giugno. Nel dettaglio, in Francia, Gran Bretagna e Germania il calo del traffico nel 2020 è stimato al 65%. In Spagna e in Italia al 63%.
Il Paese europeo più colpito dovrebbe essere la Norvegia, con un calo previsto del 79%. La Iata stima inoltre per il 2020 a 419 miliardi di dollari il deficit a livello globale per il settore, uno dei più colpiti dalla pandemia che ha messo a terra quasi tutta la flotta mondiale al culmine della crisi. Infine, non prevede un ritorno del traffico ai livelli del 2019 prima del 2024.