Ampliare le tutele di lavoratori autonomi e liberi professionisti che, in Italia, sono circa 1 milione e 430 mila, in aumento di circa 280mila unita’ nell’arco di un decennio. E’ l’obiettivo del ddl “Tutele delle lavoratrici e dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti iscritti alla gestione separata Inps”, approvato dall’Assemblea del CNEL nell’ultima riunione prima della pausa estiva e gia’ annunciato al Senato alla Camera. La proposta di legge, relatore il consigliere Gaetano Stella, coordinatore della “Consulta per il LAVORO autonomo e le professioni” del CNEL e presidente di Confprofessioni, prevede un incremento dell’indennita’ di maternita’ e paternita’ per i professionisti lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps; una contribuzione figurativa per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata che abbiano contratto malattie di particolare gravita’, che prevedano lunghe interruzioni dell’attivita’ lavorativa, e l’introduzione di un ammortizzatore sociale generale (un’indennita’ straordinaria di continuita’ reddituale ed operativa) finanziato dalla gestione separata Inps, per i professionisti lavoratori autonomi suoi iscritti, al fine di salvaguardare l’attivita’ professionale in caso di flessione dell’attivita’ economica. “Gli ammortizzatori sono diventati uno dei temi piu’ dibattuti del welfare, in particolare in Italia, dove, nonostante i reiterati tentativi di razionalizzazione, continuano a presentare forti disparita’ tra le varie categorie di lavoratori – spiega Tiziano Treu, presidente del CNEL -. Inoltre, il sistema e’ anche inefficiente perche’ si esaurisce spesso nella semplice erogazione di prestazioni economiche, senza essere in grado di favorire l’occupazione e il reinserimento dei lavoratori, data la storica inadeguatezza degli strumenti di politica attiva”. “L’iniziativa legislativa del CNEL giunge in un momento cruciale per i lavoratori autonomi, messi a dura prova dall’emergenza sanitaria da Covid-19. L’assenza di una moderna rete di protezione sociale e di welfare, insieme a interventi normativi parziali e non pienamente attuati, hanno determinato negli anni una profonda disuguaglianza sociale che si e’ manifestata in maniera acuta durante la pandemia – aggiunge il consigliere Stella -. Grazie alla sensibilita’ del presidente Tiziano Treu e al costante confronto con le parti sociali e con le associazioni di rappresentanza della Consulta per il LAVORO autonomo e le professioni, adesso abbiamo in mano uno strumento legislativo che ci permette di colmare questo squilibrio rispetto al LAVORO subordinato-dipendente e di compiere un passo importante verso l’universalita’ delle tutele”.