Superato Ferragosto, entra nel vivo la vendemmia: dopo la Sicilia e la Franciacorta – le prime regioni a staccare i grappoli – nel resto d’Italia la raccolta inizia in questi giorni. Le operazioni in alcune zone si presentano non agevoli a causa della carenza di manodopera: l’emergenza sanitaria incide sull’arrivo degli addetti dall’estero, in particolare dalla Romania. Confagricoltura evidenzia che i lavoratori stagionali coinvolti nel comparto vitivinicolo sono 180.000 e rappresentano il 20% del totale delle assunzioni in agricoltura. Per la quarantena imposta a chi arriva dalla Romania e dalla Bulgaria, molte aziende vitivinicole, in prevalenza del Nord Italia, che ricorrono da tempo agli operai dell’Est Europa, si trovano in difficolta’. E raramente, per le caratteristiche dei vigneti, riescono a sopperire con la vendemmia meccanica, come avviene piu’ spesso nel Centro e Sud Italia. A questa carenza di manodopera si aggiungono le difficolta’ per la mancanza di strumenti legislativi snelli per le assunzioni brevi, piu’ volte sollecitati dagli imprenditori agricoli.