Il nostro sistema fiscale “e’ una giungla impossibile da comprendere e del tutto incontrollabile. Non sono parole nostre, ma del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Ci sentiamo di condividerle, anche perche’ da anni lo urliamo ai quattro venti. Con un appunto, pero’: in realta’ qualcuno che prova a controllare questo sistema c’e’, e siamo noi commercialisti, che assistiamo le imprese e i contribuenti in questa giungla. Facendo consulenze e lavorando quotidianamente, senza perdere mai la fiducia”. Parola dei presidenti dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec), e dell’Associazione dei dottori commercialisti (Adc) Matteo De Lise e Maria Pia Nucera, che in una nota osservano che “stupisce e preoccupa, al tempo stesso, leggere che Ruffini si spinga a dire: riscriviamo le regole del fisco. Il compito eventualmente non spetterebbe all’Agenzia delle Entrate, ma alla politica insieme a noi commercialisti”. Invece, “ancora una volta manca il minimo riferimento a chi poi deve applicare e fare – perche’ no? – da vero coordinamento tra le norme scritte e i contribuenti. Ovvero, la nostra categoria professionale. Nessun accenno. Purtroppo , siamo essenziali solo quando serve. Chiediamo, dunque, per l’ennesima volta al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri di avviare finalmente quel tavolo tecnico che stiamo chiedendo da mesi, che alcuni singoli parlamentari, anche dei partiti attualmente al Governo, ci hanno direttamente promesso. E, allora, si’, potremmo riscrivere insieme le regole del fisco”, si chiude il testo dei sindacati dei professionisti.