Si conferma la ripresa dell’industria dopo il lockdown. A rilevarlo l’Istat che segnala un rialzo di fatturato (+13,4%) e ordinativi (+23,4%) nel mese di giugno, mentre su base tendenziale si registrano dei cali rispettivamente del 16,4% e dell’11,8%.
Male sull’anno anche gli autoveicoli: il fatturato scende del 40,8%, gli ordini invece calano dell’1,1% (dati grezzi).
Prosegue a giugno la crescita congiunturale del fatturato dell’industria – commenta l’Istituto di statistica – confermando la ripresa avviata nel mese precedente dopo l’allentamento delle misure legate all’emergenza sanitaria che hanno caratterizzato il bimestre marzo-aprile.
Il confronto su base trimestrale rimane tuttavia ampiamente negativo sia per la componente interna sia per quella estera, evidenziando come i livelli di fatturato restino ancora distanti da quelli prevalenti all’inizio dell’anno.
I nuovi ordini mostrano un’ampia crescita congiunturale a giugno e una variazione tendenziale positiva per le commesse pervenute nell’industria dei mezzi di trasporto.
Quest’ultimo risultato e’ dovuto esclusivamente al comparto degli altri mezzi di trasporto (diversi dagli autoveicoli) che rappresenta la componente piu’ volatile dell’intero settore.
I dati congiunturali
A giugno si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti del 13,4% rispetto a maggio. Nella media del secondo trimestre l’indice complessivo cala del 23,0% rispetto al trimestre precedente.
Anche gli ordinativi registrano a giugno un incremento congiunturale (+23,4%), mentre nella media del secondo trimestre sono diminuiti del 22,8% rispetto al trimestre precedente.
La variazione congiunturale del fatturato riflette risultati positivi, di ampiezza simile, registrati su entrambi i mercati: +13,0% quello interno e +14,1% quello estero; per gli ordinativi, invece, la crescita e’ sostenuta soprattutto dalle commesse provenienti dal mercato interno, che segnano un balzo del 26,4%, mentre l’aumento di quelle provenienti dall’estero si attesta al 19,1%.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a giugno gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali diffusi in tutti i comparti: +21,3% l’energia, +14,3% i beni di consumo, +13,4% i beni strumentali e, infine, +11,4% i beni intermedi.
I dati tendenziali
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di giugno 2019), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 16,4%, con cali del 15,7% sul mercato interno e del 17,8% su quello estero.
Con riferimento al comparto manufatturiero, solo il settore farmaceutico registra una crescita tendenziale positiva (+7,2%). Per tutti gli altri comparti si rilevano risultati negativi, dalla flessione dell’1,1% dell’industria alimentare fino ai cali molto piu’ ampi del comparto dei mezzi di trasporto (-33,2%) e delle raffinerie di petrolio (-41,1%).
In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dell’11,8% rispetto a giugno dello scorso anno, con riduzioni su entrambi i mercati (-10,1% quello interno e -14,3% quello estero).
Gli unici settori per i quali si rilevano variazioni positive sono l’industria farmaceutica (+10,9%) e il settore dei mezzi di trasporto (+6,3%); i peggiori risultati si registrano nel comparto dei computer e dell’elettronica (-17,2%) e nell’industria tessile, dell’abbigliamento, pelli e accessori (-38,1%).